Prosegue il calo delle principali
borse europee dopo il dato settimanale sulle richieste di mutui
negli Usa, scese dell'8,7% a fronte di un rialzo precedente
dell'8%. Milano (-1,44%) è la meno colpita e Londra (-2,05%) la
peggiore, preceduta da Francoforte (-1,85%), Parigi (-1,65%) e
Madrid (-1,6%). Negativi i futures Usa, in attesa degli indici
dei prezzi delle abitazioni americane, delle stime economiche
del Fondo monetario Internazionale e dei discorsi dei presidenti
della Fed di Chicago Charles Evans e di St Louis James Bullard
in serata. Pesano sui mercati i timori per i contagi da
coronavirus negli Usa, in Asia e in Europa, limitatamente per
ora al Portogallo e alla Germania. Si conferma in calo il
greggio (Wti -2,33% a 39,41 dollari al barile), mentre gira in
negativo l'oro (-0,1 a 1.774,7 dollari l'oncia) e lo spread tra
Btp e Bund si attesta a quota 168 punti, 4 in più dell'apertura.
In difficoltà i petroliferi Shell e Bp (-2,8% entrambi)
insieme a Eni (-2,2%) e Total (-1,6%). Non fanno meglio i
bancari SocGen (-3,3%), Bnp (-2,9%) , Santander e Bbva (-2,8%
entrambe), Lloyds (-2,14%) e Barclays (-2%) . Sotto pressione i
telefonici Bt (-2,5%), Vodafone (-2,15%), Deutsche Telekom
(-1,5%), Tim e Telefonica (-1,2% entrambe). Forti vendite sugli
automobilistici
Daimler (-3,76%), Volkswagen (-2,4%) e Peugeot (-2,3%). Più
cauta Fca (-1,3%) in Piazza Affari, dove Leonardo perde il 4,15%
e Mediobanca il 3,4%. Giù anche Pirelli (2,7%), mentre in campo
bancario segnano il passo Unicredit (-2,75%), Bper e Banco Bpm
(-2,4% entrambe). Più cauta Intesa (-1,11%), mentre il rialzo di
Atlantia (+1,13%), sotto ai massimi di seduta, su ipotesi di
accordo con il governo per la concessione autostradale di Aspi.
Amplia ulteriormente il calo a Francoforte Wirecard (-22%), il
cui ex amministratore delegato Markus Braun è stato arrestato
ieri per falso in bilancio.
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