Guardano il rovescio della medaglia
le borse europee all'indomani dell'accordo in Consiglio Ue sul
Recovery Fund. I tempi per l'erogazione dei finanziamenti
frenano ulteriormente l'entusiasmo registrato nella prima parte
della seduta di ieri. Oggi sono in rosso tutti i listini, da
Madrid e Parigi (-0,8% entrambe) a Francoforte (-0,5%), Milano
e Londra (-0,6% entrambe).
Sullo sfondo, poi, c'è il timore per l'emerganza coronavirus,
con i nuovi casi registrati in Asia e nelle Americhe, mentre
sono in arrivo un po' ovunque le trimestrali. Oggi tocca, tra le
altre, a Microsoft, Abb, Tesla, Iberdrola, Christian Dior, Akzo
Nobel e Whirlpool. In calo il greggio (Wti-0,88% a 41,55
dollari), a differenza dell'oro (+1,45% a 1.852,6 dollari
l'oncia). Sempre forte l'euro a 1,15 dollari, mentre lo spread
tra Btp e Bund si conferma sopra quota 154 punti.
I timori per il coronavirus spingono il comparto telefonico,
unico in Europa a salire, da Tim (+1,26%) ad Altice (+2,58%),
Telefonica (+0,56%) ed Iliad (+0,36%). Sotto pressione invece
l'auto, a partire dal produttore di componenti Valeo (-8%),
all'indomani della semestrale. Deboli anche la holding Porsche
(-1,79%), che controlla Volkswagen (-1,4%), Peugeot (-1,45%) e
Daimler (-1,2%), mentre appare più cauta Fca (-0,5%), che ha
esteso ai veicoli commerciali l'accordo sulla guida autonoma con
Waymo. In campo bancario cedono Hsbc (-1,75%), Standard
Chartered (-1,37%) e Credit Agricole (-1,4%) a differenza di
Mps (+5,4%), Banco Bpm (+1,25%) e Unicredit (-1,1%). In linea
con l'Opas Intesa (+0,44%) e Ubi (+0,59%)
Prese di beneficio per la norvegese Adevinta (-2,35%) dopo il
rally della vigilia a seguito dell'acquisizione della pubblicità
e di circa il 44% di eBay.
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