Cassa Covid e licenziamenti bloccati che andranno avanti di pari passo, fino alla fine dell'anno. E, per accompagnare la ripresa, incentivi sotto forma di taglio dei contributi per chi riporterà i dipendenti al lavoro dalla Cig o per chi farà nuove assunzioni.
E' l'incontro già fissato da tempo per iniziare a parlare di riforma degli ammortizzatori l'occasione, per il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, per spiegare ai sindacati le azioni immediate che il governo finanzierà con i 25 miliardi della manovra d'agosto. Approvato il nuovo scostamento dagli obiettivi di deficit - che sarà votato in Parlamento insieme al Piano nazionale di riforma il 29 luglio - l'esecutivo accelera quindi sulla definizione delle misure da introdurre con il prossimo decreto anti-Coronavirus a completamento dei passi già compiuti con il decreto Cura Italia prima e con il Rilancio poi. Le risorse serviranno anche per la ripartenza in sicurezza della scuola, per dare ossigeno a Comuni e Regioni con le casse vuote per l'emergenza, e per ridurre il peso delle tasse di marzo, aprile e maggio rinviate al momento a settembre.
Ma il capitolo più corposo sarò quello dedicato al lavoro: tutte le norme saranno valide fino alla fine dell'anno, a partire dalla possibilità di prorogare i contratti a termine senza causale. Il 'congelamento' del decreto dignità dovrebbe limitarsi a questo, anche se le imprese chiederebbero di superare anche il limite massimo di 24 mesi. Anche per chi ha perso il posto e avrebbe già finito la disoccupazione ci sarà una proroga dell'indennità , visti anche i segnali foschi che arrivano dal mercato del lavoro. Come annunciato ci sarà quindi un prolungamento della cassa integrazione con causale Covid, tutta a carico dello Stato, per altre 18 settimane (da utilizzare con il sistema attuale 9+9) che andrà quindi di pari passo con il blocco dei licenziamenti - che altrimenti scadrebbe il 17 agosto.
I sindacati restano comunque preoccupati che ci possano essere troppe deroghe, visto che al tavolo il ministro ha spiegato che qualche eccezione ci sarà , ad esempio per cessazione dell'attività . Per la Cig si sta ancora ragionando sulla proroga per tutti o su alcuni paletti, come un calo di fatturato di almeno il 20%. Ma tutto dipenderà dal 'tiraggio' effettivo della cassa che è stata autorizzata finora per 2,1 miliardi di ore. La vera novità del pacchetto lavoro - che ancora deve superare, però, il vaglio politico di tutta la maggioranza - sarà la decontribuzione: gli sgravi dovrebbero durare 4-5 mesi, fino alla fine dell'anno. Saranno pieni, al 100%, a patto però che si sia in presenza di un incremento netto di posti di lavoro. A questi incentivi dovrebbero affiancarsi sgravi contributivi per le aziende che rinunciano alla Cig e riportano al lavoro i dipendenti.
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