Debole (-1,1%) a fine settimana
Piazza Affari, come gli altri Mercati europei, sotto il peso dei
timori di nuovi lockdown per Covid-19. A Milano, con lo spread a
141,5 punti, hanno pesato le banche, da Bper (-5,2%), a
Unicredit (-2,3%), Intesa (-1,8%) e Fineco (-1,6%), mentre ha
corso Banco Bpm (+2,3%), potenziale snodo per nuovi risiko, ed è
andata bene Mps (+1,4%), col Tesoro in attesa di collocare il
proprio pacchetto. Giù i petroliferi, da Saipem (-3,3%) a Eni
(-1,8%) e Tenaris (-1,7%), col greggio in calo (wti -07%) a 40
dollari al barile. Male Pirelli (-2,8%), Campari (-2,7%),
Azimut, Tim e Atlantia (-2,4%), quest'ultima avviata la
trattativa con Cdp per dismettere Aspi. Lo stesso Stm (-2,4%) e
Fca (-1,3%).
Guadagni per Diasorin (+1,6%) e utility come Terna (+1,5%) e
Snam (+0,8%). Vola Danieli (+9,7%), convertite le azioni di
risparmio in ordinarie, con dividendo straordinario. Rimbalzo di
Leonardo (+0,5%), debole Prysmian (-0,2%) con la Ue che ha
avviato un'indagine sulle importazioni di cavi di fibra ottica
cinesi.
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