I navigator non ci stanno a veder il proprio contratto scadere, come previsto, tra poco più di tre mesi, e scendono in piazza. Il 9 febbraio manifesteranno a Roma, davanti a palazzo Montecitorio, e in altre città con una giornata di mobilitazione proclamata da UilTemp, Nidil Cgil e Felsa Cisl per chiedere la proroga dei contratti.
"Lo stato non può essere il primo che dimentica i suoi lavoratori", dice all'ANSA M. uno dei circa 3 mila navigator assunti nel 2019 per assistere i beneficiari del reddito di cittadinanza nella ricerca di lavoro. "In un momento in cui ci sarà tanto bisogno di qualificare, riqualificare e ricollocare, io penso che sarebbe un peccato lasciare a casa dei professionisti che hanno maturato un'esperienza e sono già sui territori", aggiunge. Una nota della Cgil indica nel decreto milleproroghe in discussione alla Camera lo strumento su cui intervenire e chiede un rinnovo dei contratti almeno di un anno, fino al 30 aprile 2021. Una delle ipotesi sul tavolo sarebbe una proroga dei contratti dei navigator fino alla convocazione di un concorso per inserirli in modo strutturale nei centri per l'impiego, ma ancora non ci sarebbe un orientamento politico definito.
"Da tempo chiediamo di avere un confronto normale con il governo. Il reddito di cittadinanza è stato prorogato e non rinnovare i contratti ai navigator sarebbe un colpo al sistema dei centri per l'impiego ", afferma il segretario nazionale di Uiltemp Gianvincenzo Benito Petrassi. Per il rinnovo dei contratti si è speso anche, nei giorni scorsi, l'ideatore dei navigator, il presidente dell'Anpal, Mimmo Parisi, rivendicando come un "fatto straordinario" i 900 mila beneficiari del reddito di cittadinanza che sono passati dai centri per l'impiego e i 350-400mila di questi che hanno ottenuto un contratto di lavoro, magari anche a tempo determinato.