Rispetto alle previsioni pre-pandemia, le perdite complessive per la produzione mondiale a causa del coronavirus ammontano, secondo le stime, a 22.000 miliardi di dollari nel periodo 2020-2025. Lo afferma il capo economista del Fmi, Gita Gopinath, sottolineando che la contrazione economica mondiale del 2020 seppur inferiore alle attese (-3,5% invece del -4,4% previsto in precedenza) resta la peggiore dalla Grande Recessione. "150 paesi nel 2021 avranno redditi pro capite inferiori ai livelli del 2019", aggiunge Gopinath, stimando che nel 2020-2021 circa 90 milioni di persone scivoleranno nella povertà estrema.
   Il Fondo lancia quindi un appello per le vaccinazioni. "E' necessario agire rapidamente per un ampio accesso ai vaccini e medicinali" contro il Covid per "correggere le profonde disuguaglianze che esistono al momento", afferma ancora Gopinath, sottolineando come le nuove varianti del virus "ricordano come la pandemia non è finita fino a quando non è finita ovunque". Il Fondo stima che la fine della crisi sanitaria aumenterà i redditi globali di 9.000 miliardi con benefici per tutti i paesi, inclusi 4.000 miliardi per le economia avanzate.Â
Per quanto riguarda l'economia italiana, il Fondo monetario ha tagliato le stime di crescita per quest'anno al 3%, 2,2 punti in meno di quanto stimato in autunno. Riviste invece al rialzo le previsioni per il 2020, da -10,6% a -9,2%.Â
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