"La pre-condizione negoziale di revoca della procedura" di licenziamento per i 422 dipendenti della Gkn "non può essere accolta, stante la decisione di chiusura assunta", afferma in una nota l'azienda che "respinge l'accusa di aver rifiutato qualunque 'dialogo', avendolo al contrario sollecitato in più occasioni all'interno della procedura attivata".Â
Gkn Driveline Firenze "respinge ogni accusa su una sua presunta mancanza di rispetto nei confronti delle Istituzioni, legata alla legittima osservazione che il coinvolgimento del ministero dello Sviluppo economico in questa vertenza rappresenti una variazione dalla norma di legge". Lo afferma in una nota l'azienda, riguardo alla vertenza che riguarda la chiusura dello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze). La legge, afferma Gkn, "prevede infatti la competenza del ministero del Lavoro e della Regione Toscana, che potranno assumere la gestione della vertenza nella relativa fase, visto che solo il ministero del Lavoro è titolare degli strumenti che possono concretamente essere messi a disposizione dei lavoratori nei casi di chiusura aziendale". La società nella stessa nota "auspica che non venga sprecato il tempo della procedura messo a disposizione della legge per la discussione tra le parti e che si proceda all'individuazione degli strumenti di sostegno ulteriori rispetto a quelli spettanti in caso di assenza di accordo sindacale".
"La Fiom di Firenze oggi ha depositato un articolo 28 proprio perché contestiamo anche le procedure, il non rispetto degli accordi e della contrattazione nel nostro paese che questa multinazionale ha fatto". Lo ha annunciato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, parlando coi giornalisti al termine dell'assemblea coi lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio. L'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori dispone che il giudice del lavoro, accertata la natura antisindacale di un certo comportamento, disponga anche la rimozione dei suoi effetti.
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