Rallenta nel terzo trimestre la domanda di mutui con finalità surroga. Secondo l'ultima Bussola Mutui, bollettino trimestrale firmato Crif e MutuiSupermarket, la domanda di mutui con finalità di surroga diminuisce il suo peso, passando dal 46% del totale rilevato sul canale online nel primo trimestre al 31% del penultimo trimestre del 2017. Parallelamente, la domanda di mutui con finalità acquisto sullo stesso periodo passa dal 44% del totale al 58%, sostenuta da un mercato delle compravendite che continua a crescere, seppur a ritmi inferiori rispetto ai trimestri precedenti. Sui prossimi trimestri, si legge nell'analisi trimestrale di Crif/MutuiSupermarket, si attende una conferma del trend di progressiva diminuzione del peso della componente surroga, da ricondursi da un lato alla continua riduzione del bacino di potenziali mutuatari interessati a rottamare il mutuo, dall'altro all'aumento dei tassi IRS, iniziato lo scorso autunno e al momento in fase di consolidamento. Ciò è confermato anche dal peso delle nuove operazioni di surroga verso mutui a tasso fisso che, sempre relativamente al solo canale online, diminuisce dal 77% del totale delle operazioni di surroga nel I trimestre 2017 al 68% nel terzo trimestre dell'anno. Tra i trend del terzo trimestre emerge una situazione di sostanziale stabilità degli spread medi di offerta per mutui a tasso variabile e una riduzione degli stessi per i mutui a tasso fisso rispetto a quanto registrato durante il secondo trimestre dell'anno. Per una operazione di mutuo di 140.000 euro, durata 20 anni, valore immobile 220.000 euro, la media trimestrale dei migliori spread per mutui a tasso variabile si assesta attorno all'1% mentre la media dei migliori spread per mutui a tasso fisso scende dallo 0,5% del secondo trimestre 2017 allo 0,3% del terzo trimestre. Nonostante spread medi di offerta per i mutui a tasso fisso in diminuzione, il tasso variabile ritorna ad essere il più scelto dai consumatori online. Nel primo trimestre 2017 infatti, il peso del tasso fisso sul canale online era pari a circa il 55% del totale delle richieste di mutuo mentre nel terzo trimestre tale percentuale si riduce al 45%.