(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Federazione Moda Italia-Confcommercio
chiede al Governo "misure di rilancio della domanda interna" e
propone "un patto di filiera della moda".
"La situazione per il settore moda sul mercato interno è
particolarmente preoccupante per l'inflazione all'11,6%, gli
inevitabili aumenti praticati dai fornitori a partire dalle
prossime collezioni di almeno il 15%, oltre al costo del denaro
e la difficoltà delle imprese ad ottenere credito", commenta il
presidente Giulio Felloni, dopo la riunione del 'tavolo della
moda' al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. E', dice,
"una situazione difficilmente sostenibile per i negozi di moda
che dovranno anche pagare una mensilità in più all'anno per
l'adeguamento Istat ai canoni di locazione e che potrebbero
trovarsi di fronte ad una generale contrazione dei consumi". Tra
le "preoccupazioni" e le "proposte" illustrate al ministro
Adolfo Urso, è stato chiesto "un urgente intervento sulle
locazioni commerciali del settore moda ad esempio attraverso un
credito d'imposta del 30% così come avvenuto nel corso del
periodo pandemico o l'introduzione della cedolare secca sugli
affitti commerciali condizionati all'obbligo di una congrua
riduzione dei canoni di affitto a seguito di specifico accordo
tra locatore e conduttore". Ed "è indispensabile un 'bonus moda'
come quelli già sperimentati in altri settori altrettanto
importanti come automobili e arredamento, per la consegna nei
negozi di moda di prodotti usati dai consumatori e un'aliquota
Iva agevolata del 10% sui prodotti di Moda".
Il 'tavolo della moda', propone poi l'associazione, può anche
"essere la sede ideale per dar vita ad un patto tra produzione,
trasformazione, rappresentanza e distribuzione commerciale per
una filiera etica, anche per trovare soluzioni volte ad
affrontare con equilibrio l'evoluzione dei prezzi al
consumatore" (ANSA).