Tavolo a tre tra Tesoro, Ministero dello Sviluppo Economico e Authority per l'energia per cercare di risolvere i problemi tecnici legati all'inserimento del canone nella bolletta elettrica, sottolineati da aziende del settore e consumatori. Al no arrivato dal presidente di Assoelettrica, Chicco Testa, si aggiungono ora i dubbi del presidente dell'Enel, Patrizia Grieco. "Mi sembra difficile da molti punti di vista - sostiene -. E' difficile sia tecnicamente, per i sistemi di fatturazione, e probabilmente anche dal punto di vista giuridico. Non so dire se questi problemi siano risolvibili o meno". Rassicurazioni sulla possibilità di portare a compimento l'operazione arrivano dal sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, che ha seguito il dossier già dallo scorso anno.
"Noi lavoriamo per due obiettivi chiari indicati dal presidente Renzi - dice all'ANSA -: ridurre il costo del canone per i cittadini ed eliminare l'evasione. Ci sono problemi tecnici? Li risolveremo". Insomma, l'intenzione è giungere a una soluzione in tempi rapidi, rispettando la promessa di Matteo Renzi di arrivare a una riforma entro la fine dell'anno, con una norma nella legge di stabilità . In discussione non c'è solo l'ammontare della tassa, che potrebbe scendere sotto i 100 euro indicati dal premier (dai 113,5 attuali). Si sta valutando anche se optare per un pagamento in una unica soluzione a gennaio o in diverse rate.
Resterà invece l'esenzione per chi non paga già l'elettricità . Fonti ministeriali precisano anche che l'utenza resterà unica e non dovrà essere quindi versata per seconde o terze case, sottolineando però che l'istruttoria è "ancora del tutto aperta e di non semplice applicazione". E' forse per questo che il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, non si dice "certissimo che si farà subito nella legge di stabilità ", ma "convinto che si farà e bene entro il 2016". "Le leggi - sostiene ancora - non le fa la Assoelettrica. E' un paradosso se si protesta perchè si vuole diminuire una cosa che i cittadini pagano". Di diverso avviso è Maurizio Gasparri. Renzi "finge di passare da 113 a 100 euro - sostiene il senatore di Forza Italia -, ma intanto far pagare il doppio a cittadini che hanno piu' case o a chi ha un'utenza elettrica per uno scantinato. In questo modo gli incassi si dilatano e i cittadini mediamente pagheranno di piu'. Insomma, una truffa che ovviamente impediremo".
Immediata la replica di Giacomelli. "Gasparri sul canone Rai? Un misto di falsità e strumentalizzazioni condito con la consueta sobrietà di toni - sottolinea il sottosegretario -. Nessuno mi pare avanzi proposte diverse; quindi chi si straccia le vesti, propone di fatto di lasciare tutto così, aumentando magari il canone a chi lo paga e tollerando l'evasione dei furbetti. Noi pensiamo sia possibile cambiare e sia giusto impegnarsi per farlo".(