Il rischio idrogeologico nell'area metropolitana di Roma "oggi riguarda un territorio urbano di 1.135 ettari dove vivono e lavorano circa 300.000 persone, è la più elevata esposizione d'Europa. Roma ha zone che non reggono nemmeno un acquazzone". Lo attesta l'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale protagonista di un convegno in Campidoglio questa mattina.
"Inutile stupirsi quando il sistema fognario è in parte non in perfetta efficienza, manca la corretta e continua manutenzione dei tombini e sono inefficienti e in gran parte scomparse per sversamento di rifiuti e vegetazione spontanea circa 700km di indispensabili vie d'acqua tributarie del Tevere e dell' Aniene: canali, fossi, sistemi di scolo", scrive l'Autorità nel report presentato.
"I problemi sono molto gravi come hanno dimostrato le piene dell' 11 dicembre 2008, del novembre 2012 e del gennaio 2014 con zone sott'acqua. Le cartografie aggiornato dell'Autorità di Distretto mostrano fragilità mai strutturalmente affrontate", si spiega.