L'economia americana nel primo trimestre si è contratta del 4,8%. Il dato riflette i primi effetti del coronavirus, che si è iniziato a far sentire con tutta la sua forza in marzo. Le previsioni sono per un secondo trimestre nero, con un calo del pil fino al 30%. Negli ultimi tre mesi del 2019 il pil era salito del 2,1%.
Il pil americano è calato nel primo trimestre del 4,8%. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che scommettevano su una contrazione del 4,0%. Si tratta della prima contrazione dai primi tre mesi del 2014, quando l'economia si era contratta dell'1,1%, e della maggiore contrazione dal 2009.
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La contrazione del pil nel primo trimestre mette ufficialmente fine alla più lunga ripresa economica americana iniziata dopo la Grande Recessione del 2008-2009, quando il tasso di disoccupazione è calato ai minimi degli ultimi 50 anni al 3,5% e gli Stati Uniti hanno creato posti di lavoro per 113 mesi consecutivi. Il crollo del pil è legato in parte al calo delle spese dei consumatori che, nei primi tre mesi, sono calate del 7,6%, il calo maggiore dal 1980 Il calo è solo un "antipasto" di quello che è atteso per l'economia americana nel secondo trimestre, quando la contrazione dell'economia dovrebbe superare il 30%