Non c'e' solo il turismo tradizionale: oltre a quello termale, lacuale, balneare, esiste anche un 'turismo militare' che e' destinato, con il centenario della Grande Guerra (1914-1918), che ricorrera' nell'estate del 2014, ad avere nuovo smalto. L'iniziativa del centenario mettera' infatti in moto una nuova domanda di "turismo militare" che dovrebbe riguardare soprattutto le zone di frontiera dove e' ancora viva l'eco del conflitto. Il Trentino, in particolare, mostra ancora oggi i segni della guerra, testimoniato da trincee e fortificazioni permanenti.
Dall'Adamello alla Marmolada, passando per Riva del Garda e Rovereto, e' un susseguirsi di resti e di memorie di quella sanguinosa guerra che sono stati spesso salvati ed esposti nelle sale di numerosi musei.
Nel Castello di Rovereto , per esempio, sorge il Museo storico italiano della Grande Guerra con armi, uniformi, fotografie, cimeli, manifesti, oggetti della vita di trincea, onoreficenze, lettere e diari. A 10 chilometri da Rovereto vi sono le trincee di Matassone, un'area fortificata dove e' possibile vedere camminamenti, postazioni e osservare il luogo in cui correva la prima linea. Da non perdere, per gli amanti del genere, le trincee del Nagia' Grom, in Val di Gresta, l'antica linea di confine dove si scopriranno trincee, ricoveri blindati, depositi di acqua e di alimenti, camminamenti e strade militari. In Alta Pusteria e' stato recentemente creato il Museo all'aperto della Grande Guerra sulla Croda Rossa: un percorso a tappe tra trincee, fortini e postazioni di guardia camminamenti e teleferiche costruite dai soldati. Visite guidate vengono organizzate tutte le settimane, durante il periodo estivo, dai volontari dell'associazione 'Bellum Aquilarum Onlus'.
Tra gli altri siti di interesse storico da visitare in Alta Pusteria ci sono il Museo Storico della prima Guerra Mondiale al Monte Piana, un'area strategica con gallerie, trincee e postazioni e il Cimitero di Guerra Sorgenti, creato nel 1915 nella Val di Landro, dove trovavano riposo i caduti di guerra. Il territorio della Pedemontana Veronese e' caratterizzato dalla presenza di numerosi forti. A Fumane si trova il Forte Masua, costruito dagli italiani tra il 1880 ed il 1885, che offre un punto di osservazione privilegiato sul territorio. A Sant'Ambrogio di Valpolicella il Forte Monte, costruito dagli austriaci tra il 1849 ed il 1852, assicura una vista panoramica mozzafiato sulla Chiusa di Ceraino.
A Dolce' infine il Forte di Ceraino, costruito dagli Austriaci tra il 1850 ed il 1851. La Pedemontana Vicentina ospita l'Ecomuseo della Grande Guerra, il Museo della Grande Guerra a Posina, il Museo degli Alpini a Bassano del Grappa e quello del Recuperante a Recoaro, frutto proprio dei tanti reperti ritrovati negli anni sul territorio vicentino. Uno dei sacrari militari piu' emozionanti e' quello del Monte Grappa, che contiene i resti di 22.910 soldati. A Schio un itinerario interessante e' quello delle 52 Gallerie del Monte Pasubio, mentre sul Monte Cimone restano numerose trincee, il monumento ai caduti e il famoso Salto dei Granatieri. Un altro luogo che merita di essere visto e' l'Isola dei Morti, lungo il fiume Piave, il cui nome ricorda i tantissimi caduti ritrovati in questa zona.
Crespano del Grappa ospita invece il Museo della Grande Guerra, con oltre un migliaio di reperti, mentre a Cima Grappa si trova il Museo storico Guerra 1915-1918. Attorno alla sommita' dei colli Sulder e Collalto sono state recuperate le trincee e gli osservatori bellici della Grande Guerra. A Pederobba sorge lo struggente mausoleo francese, con la monumentale statua delle madri Francia e Italia che sorreggono il figlio morto. Anche il Friuli Venezia Giulia offre, infine, musei all'aperto, monumenti, sacrari, ossari dedicati alle vittime del conflitto oltre a itinerari della Grande Guerra dove rivivere le esperienze e la vita dei soldati.