La scossa arrivo' alle 3:32 del 6 aprile 2009, il nuovo anno zero per la citta' fondata da Federico II. Perche' per tutti gli aquilani ci sara' ormai per sempre una cesura temporale tra il 'prima' e il 'dopo' terremoto. L'allora premier Silvio Berlusconi si reco' immediatamente sul luogo e abbracciando gli aquilani sotto choc per l'immane catastrofe promise che ''nessuno sarebbe stato lasciato solo''. E gia' in quella stessa tragica giornata annuncio' la costruzione delle new town (questa si', una promessa mantenuta). Qui, con la costruzione di 19 quartieri dormitorio, isolati e senza servizi, L'Aquila venne messa lungo un binario morto che ha snaturato del tutto l'identita' di una citta' storica.
Silvio Berlusconi, accompagnato da Guido Bertolaso, visito' da quel momento decine di volte L'Aquila ferita a morte. Un andirivieni carico di annunci e promesse. E volle che il G8 del 2009, inizialmente previsto alla Maddalena, venisse spostato nel capoluogo d'Abruzzo: in questo modo, disse l'allora premier, i Grandi della Terra avrebbero adottato palazzi e monumenti storici terremotati, contribuendo economicamente alla ricostruzione. Era il luglio 2009. Al termine del G8 l'ex premier annuncio': ''Ricostruiremo L'Aquila entro la legislatura''. Ma poi non e' andata cosi': L'Aquila non fu ricostruita (e non lo e' tuttora, nonostante si siano avvicendati nel giro di pochi anni anche altri Governi) e solo pochi Paesi stranieri hanno mantenuto le ''promesse di adozione''. Non gli Stati Uniti, né la Gran Bretagna ad esempio.
La famosa 'lista di nozze' dei 44 monumenti e' rimasta li' e la maggior parte dei gioielli resta orfana, dalla Fortezza spagnola alla distrutta Chiesa di Santa Maria Paganica. Tra i Paesi stranieri pero' ci sono state delle eccezioni generose: la Russia ha dato i fondi per il restauro totale di Palazzo Ardinghelli e della chiesa di San Gregorio Magno. La Francia ha confermato il restauro del 50% della Chiesa delle Anime Sante. Il Kazakhstan sta finanziando (1,7 mln) i lavori per la chiesa di San Biagio di Amiternum. La Germania ha redatto il progetto per la chiesa di Onna (3,5 mln).