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Ecco il Giubileo diffuso

Ecco il Giubileo diffuso

Anno Santo straordinario


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Per la prima volta, per volontà di papa Bergoglio, le Porte Sante saranno aperte anche nelle cattedrali e nei santuari in tutte le diocesi sparse per il mondo

di Fausto Gasparroni e Diana Angela Formaggio


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Non solo un Anno Santo "straordinario", posto tra la normale cadenza venticinquennale del Grande Giubileo del 2000 e quello che cadrà appunto nel 2025. Non solo un Anno Santo che è anche "tematico", dedicato al valore della Misericordia, principio fondante del pontificato di Francesco. E' anche un Giubileo "decentrato" - e in questa forma è il primo della storia - quello che inizia l'8 dicembre con l'apertura della Porta Santa in San Pietro, seguita nei giorni successivi da quella nelle altre tre basiliche papali, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura, per durare fino al 20 novembre del 2016.

Per la prima volta, per volontà di papa Bergoglio, Porte Sante saranno aperte anche nelle cattedrali e nei santuari in tutte le diocesi sparse per il mondo. E, anche se comunque l'afflusso dei pellegrini a Roma si prevede in forme massicce, l'indulgenza plenaria propria dell'Anno Santo potrà essere "lucrata" dai fedeli - è così che si dice in gergo tecnico - anche nelle rispettive diocesi o nei santuari. Un segno anche questo di come il progetto complessivo di riforma della Chiesa, di vera e propria "conversione del papato", che sta portando avanti il Pontefice argentino veda sempre più un superamento del "centralismo" di Roma, la cui diocesi e il cui vescovo restano comunque quelli che guidano tutti gli altri "nella carità", per una sempre maggiore diffusione decentrata dei ruoli e delle responsabilità, con la Curia romana che deve diventare una pura struttura "di servizio" per la Chiesa operante fino alle estreme periferie del mondo.

Il valore della misericordia

Cerimonia di ordinazione sacerdotale a san Pietro
Cerimonia di ordinazione sacerdotale a san Pietro - RIPRODUZIONE RISERVATA

In questo Giubileo il senso del pellegrinaggio va nel profondo, come interpretazione del sacrificio personale, come richiesta di perdono, come riflessione sul senso e la necessità della misericordia, a cui l'Anno Santo straordinario è dedicato. Il Papa ha pensato a tutti, anche agli anziani e ai malati che non potranno venire a Roma. Ha pensato perfino ai carcerati, cui in questo Anno Santo dedicherà una speciale giornata giubilare, e che ha invitato ad attraversare la porta della cella come fosse una "porta santa", segno di una rinascita. E per confermare ancora di più quanto questo Giubileo abbia pari dignità in tutto il mondo, ha deciso di andare ad aprire la prima Porta Santa non a Roma, ma prima ancora addirittura a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, dove è in programma la sua visita il 29 novembre, sempre che la situazione di conflitto civile e gli scontri armati lo permettano.

Per papa Francesco, in un mondo in guerra, segnato dai conflitti, dalla povertà, dalle migrazioni di massa, la misericordia è un valore di cui c'è estremo bisogno. E' questo l''imprinting' del suo pontificato: quello di una Chiesa accogliente, misericordiosa, un "ospedale da campo" per le ferite dell'umanità, la cui opera è fondata sul perdono e sulla "tenerezza" verso gli altri. Ai suoi "missionari della misericordia", confessori che manderà nella Quaresima del 2016 in tutte le diocesi di mondo, ha dato incarico di perdonare ai penitenti anche i peccati più gravi, compreso l'aborto. Ma non ritenendolo sufficiente ha poi scritto una lettera al supervisore e 'regista' dell'Anno Santo, monsignor Rino Fisichella, annunciando che durante tutto l'anno giubilare ogni prete del mondo potrà assolvere nel confessionale chi ha compiuto e praticato aborti, una prerogativa che di norma è riservata solo ai vescovi.

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I simboli del Giubileo della Misericordia

Papa Francesco
Papa Francesco - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un anno di eventi giubilari

Papa Francesco bacia un bimbo durante l'Udienza generale a piazza san Pietro
Papa Francesco bacia un bimbo durante l 'Udienza generale a piazza san Pietro - RIPRODUZIONE RISERVATA

Niente a che vedere con il Grande Giubileo del Duemila: "ogni confronto è privo di significato". Piuttosto il Giubileo della Misericordia indetto da papa Francesco cercherà di portare "la misericordia nella vita quotidiana della Chiesa, "nella quotidianità dei nostri gesti e delle nostre testimonianze".

Il 'regista' vaticano del Giubileo, monsignor Rino Fisichella, ha presentato così il calendario degli eventi che costelleranno tutto l'Anno giubilare, che ha invitato a leggere "in una triplice prospettiva". Da una parte gli "eventi organizzati che prevedono una grande affluenza di popolo". Quindi "alcuni segni che Papa Francesco compirà in modo simbolico raggiungendo alcune 'periferie' esistenziali per dare di persona testimonianza della vicinanza e dell'attenzione ai poveri, ai sofferenti, gli emarginati". Una terza prospettiva è dedicata ai tanti pellegrini che giungeranno a Roma singolarmente, per i quali "saranno individuate alcune chiese del centro storico - ha spiegato Fisichella - dove potranno trovare accoglienza, vivere momenti di preghiera e di preparazione per attraversare la Porta Santa".

Ecco, quindi, tra i "grandi eventi", dopo l'apertura delle Porte Sante, i Giubilei per le varie categorie: gli Operatori dei Pellegrinaggi (19 gennaio), la Curia romana (22 febbraio), "24 ore per il Signore" (24 marzo), spiritualità della Divina Misericordia (1 aprile), Ragazzi e Ragazze (23 aprile), Veglia per "asciugare le lacrime" (5 maggio), Diaconi (27 maggio), Sacerdoti (1 giugno), Ammalati e disabili (10 giugno), Operatori e volontari della Misericordia (2 settembre), Catechisti (23 settembre), Giubileo Mariano (7 ottobre), carcerati (6 novembre). Ma molti altri saranno gli eventi, comprese le "udienze giubilari" che il Papa aggiungerà il sabato a quelle generali del mercoledì. In più, un evento di grande attrattiva per i fedeli sarà l'ostensione del corpo di Padre Pio nella basilica vaticana (8-14 febbraio). Infine, un ulteriore grande appuntamento dell'Anno Santo potrebbe essere in settembre la canonizzazione della beata Madre Teresa di Calcutta, non ancora decisa in attesa del riconoscimento del miracolo.

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Il calendario degli eventi del Giubileo

Il calendario degli eventi del Giubileo
Il calendario degli eventi del Giubileo - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Giubileo, parla monsignor Liberio Andreatta

Giubileo, parla monsignor Liberio Andreatta

Roma e il Lazio, le novità dell’accoglienza

Un tratto della Via Francigena percorsa dai pellegrini
Un tratto della Via Francigena percorsa dai pellegrini - RIPRODUZIONE RISERVATA

L’accoglienza a Roma e nel Lazio per i pellegrini del Giubileo della Misericordia passa attraverso alcuni interventi che riguardano la sicurezza, la salute e l’ospitalità, oltre alla facilitazione all’accesso ai cammini della fede, dentro e fuori la città, messi in cantiere dalla Regione Lazio e dal Campidoglio. Chiunque avrà bisogno di aiuto potrà chiamare il numero unico per tutte le emergenze, il 112, così da ottenere interventi immediati anche sanitari, l’operatore che risponde a questo numero sarà infatti in grado di smistare le richieste rispetto alle necessità. Il numero delle emergenze, realizzato dalla Regione Lazio, è attivo già dall’1 novembre. Per garantire interventi di pronto soccorso, sempre la Regione Lazio, sta rafforzando i presidi con: 32 nuove aree, su un totale di 38, di elisoccorso; reclutando circa circa 1000 tra operatori sanitari, medici dell’emergenza, oltre a barellieri e autisti. A corredo verranno acquistate cento nuove ambulanze.

La Regione sta intervenendo anche sui quattro cammini della fede per i quali verrà migliorata la fruibilità. Si tratta della Via Francigena nel nord del Lazio, da Roma a Proceno, ai confini con la Toscana; la Via Francigena nel sud del Lazio, da Roma a Minturno e a Cassino, ai confini con la Campania e il Molise; il Cammino di Benedetto, che attraversa il Lazio da Norcia a Montecassino; il Cammino di Francesco, alla scoperta dei luoghi francescani, dall’Umbria a Roma attraverso la Valle Santa reatina. Tre i sentieri alternativi o complementari al tracciato ufficiale, nella tappa che va da Campagnano Romano a La Storta, lunga circa 25 chilometri; un attraversamento pedonale del Fosso Cremera, tra i comuni di Roma e Formello, in corrispondenza del prolungamento della viabilità locale che si dirama da via della Ficoraccia e raggiunge via Paolo David, fino all’incrocio con vicolo Formellese; e la ricostruzione della passerella pedonale in via Prato della Corte, nel comune di Roma, in prossimità di Vejo, distrutta dalla piena del corso d’acqua. Per aiutare a trovare i ‘cammini’ sarà messo a disposizione il volume ‘La via Francigena nel Nord del Lazio’, distribuita insieme alla mappa delle vie Francigene nel Lazio. Sarà poi disponibile la cartoguida dell’accoglienza turistica ‘La via Francigena del Nord da Proceno a Roma’ con elenco, indirizzi e mappa di tutte le strutture di accoglienza presenti nel raggio di 5 km. Inoltre verrà distribuita la mappa del Touring Club ‘Cammini di fede’, in italiano e inglese. Infine la Regione sta allestendo due nuovi padiglioni dell’Ostello della gioventù santa Maria della Pietà e potenziando, canche con nuovi treni, i trasporti su ferro.

Il comune di Roma ha puntato sulla riqualificazione stradale con nuova pavimentazione stradale, marciapiedi, caditorie e segnaletica nelle zone d’ingresso a Roma e i collegamenti alle aree basilicali e sulla manutenzione straordinaria lungo tutto il tratto del lungotevere (Diaz-Testaccio. Nei programmi c’è anche un intervento sui percorsi pedonali giubilari, con l’abbattimento delle barriere architettoniche e attivazione di bagni pubblici. Opere ancora non concluse e sulle quali deciderà il commissario Francesco Paolo Tronca.

 

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Il vademecum per ottenere l'indulgenza durante il Giubileo

Giubileo - Norme
Giubileo - Norme - RIPRODUZIONE RISERVATA

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