Restando solo in Italia e senza allontanarci troppo dagli anni cruciali, il movimento sull'onda dell'americano Now (National Organization Women) del '68, coalizzò le donne in scuole, università, fabbriche e non solo, intorno alla battaglia contro la società maschilista di allora per riconoscere all'altra metà del cielo la parità con l'uomo in tutti i campi, dal lavoro alla famiglia.
L'elenco delle conquiste che si devono al Movimento sono impressionanti e hanno fatto dire a qualcuno se ci fu in quegli anni una vera rivoluzione fu quella femminista. Nonostante tutto: dalle estremizzazioni contro i maschi agli antagonismi violenti, dalle divisioni all'interno degli stessi collettivi femministi alle contrapposizioni persino sul modo di vestirsi o truccarsi che hanno dato, soprattutto a posteriori, un'immagine negativa che il movimento femminista ancora sconta.
A quell'impegno fatto di cortei, sit in, detenzioni, raccolta firme, mobilitazioni a tutti i livelli si devono le spinte più forti per il nuovo diritto di famiglia (1975) con la parità giuridica dei coniugi, con la patria potestà dei figli ad entrambi, l'eliminazione della dote (a scriverlo oggi sembra medioevo ma era 40 anni fa), la legge (1970) e il referendum sul divorzio (1974) , la legge sull'aborto (1978), l'adulterio della donna non più considerato reato e il diritto alla separazione se l'adultero è il marito (furono le prime vere conquiste, correva l'anno '68), la liberazione sessuale, il diritto alla 'pillola' anticoncezionale (autorizzata nel '76). Su un piano più privato il femminismo è stato un movimento rivoluzionario per l'autostima delle donne e la consapevolezza di se stesse.
Non è poco ma quel che è più importante è che da quelle conquiste, che sono di tutti, la società, sul piano della parità dei sessi, da 40 anni è in marcia. Il cambiamento è dentro di noi, adulti consapevoli che non vogliono tornare indietro e giovani inconsapevoli di un pre e di un post. Ma ancora non compiuto: le violenze sulle donne e i femminicidi sono lì a testimoniare questa resistenza al cambiamento.