La prima tappa, nella primavera del 2016, è stata Roma, dov'è partita la formazione dei primi insegnanti per i corsi ai medici. Le tappe successive hanno interessato in sostanza tutte le principali città italiane: da Milano a Genova, fino a Napoli e tutto il sud. Di minori a rischio soltanto in Campania ce ne sarebbero circa 900 e poco meno di 9 mila quelli con probabilità di subire incuria, maltrattamenti e violenze psicologiche e fisiche. In Campania i casi di abusi verificati sono 200 ogni anno; mentre nella mappa dei rioni più a rischio a Napoli compaiono quartieri come Salicelle ad Afragola, Madonelle ad Acerra, Parco verde a Caivano (dove rimane ancora scolpito il triste ricordo della piccola Fortuna).
"Nella nostra Regione - ha spiegato in occasione dell'evento partenopeo Renato Vitiello, vicepresidente Sip Campania - non sono disponibili dati di incidenza di abusi e maltrattamenti perché non abbiamo un osservatorio sui minori ma la prevalenza del fenomeno non è diversa da quella del resto del Paese. Il tessuto sociale del territorio è purtroppo un humus fertile per il verificarsi di maltrattamenti". Sulla delicata questione ci sarà anche un'iniziativa organica: Massimo Ummarino del gruppo maltrattamenti e abusi della Sip Campania ha infatti annunciato "un tavolo di lavoro con il Garante per arrivare finalmente ad un'applicazione delle norme già esistenti per la prevenzione di maltrattamenti e abusi che invece finora sono state del tutto disattese".
Nel Lazio sono circa 800 i bimbi a rischio di abusi sessuali e poco meno di 8.500 i piccoli e gli adolescenti under 14 con probabilità di subire incuria, maltrattamenti, violenze psicologiche e fisiche. "Nel Lazio non sono disponibili dati di incidenza di abusi e maltrattamenti perché non abbiamo un osservatorio sui minori - ha rilevato il presidente della Sip Lazio Pietro Ferrara - ma la prevalenza del fenomeno non è diversa da quella del resto del Paese. Si conferma il dato di letteratura scientifica di un bimbo su mille a rischio di abusi, che resta comunque sottostimato soprattutto perché due volte su tre le violenze vengono messe in atto da una persona appartenente al nucleo familiare. I temi dell'abuso e del maltrattamento - ha proseguito Ferrara - oggi non possono essere più trascurati anche per le gravi conseguenze che determinano sulla salute del bambino nel breve e lungo termine: un bambino maltrattato o abusato non solo è più a rischio di disturbi fisici, psicologici e del comportamento, ma anche di danni organici nella vita adulta".
La letteratura scientifica individua una percentuale di quasi 10 bambini (9,8 per la precisione) su 1.000 maltrattati nel nord Italia ma, probabilmente come in altre situazioni, il dato che è stato reso noto durante la tappa in Lombardia a Milano, è sottostimato poiché non sempre le istituzioni sanitarie o scolastiche segnalano adeguatamente i casi sospetti.
E così è emerso, lungo il viaggio del progetto in giro per l'Italia, che a Genova ogni pediatra ha in carico 10 bambini a rischio di gravi abusi, tra cui quelli sessuali, ma spesso non lo sa; e per esempio si stima che in una scuola frequentata da una media di 500 bambini cinque siano riconosciuti esposti al pericolo di abusi. "In molti casi però è emerso che il pediatra non era a conoscenza dell'abuso perché mancava un suo coinvolgimento da parte dei servizi sociali - ha fatto presente Giorgio Conforti, presidente Sip della Liguria - inoltre si stima anche che in una scuola che conta mediamente 500 bambini 5 sono riconosciuti a rischio abusi".
In Puglia, a Brindisi in una delle tappe del progetto 'salva-bimbi', è emerso che sono oltre 6 mila i minori a rischio abusi (come incuria, violenze psicologiche e fisiche) e sono circa 120 i piccoli a rischio di abusi sessuali in Regione, secondo i dati regionali delle Linee guida per il maltrattamento sui minori. Di questi 6 mila bimbi 'in pericolo', presi in carico dai servizi sociali, il 3,5% subisce violenze fisiche e il 2% violenze sessuali; un dato, quest'ultimo, che viene ritenuto sottostimato rispetto alla media nazionale del 4,2%.