Un nuovo sospetto caso di ebola è stato scoperto in Liberia ma non è legato all'epidemia in Guinea. Lo ha reso noto il ministero della salute liberiano. Si tratta di un uomo deceduto di febbre emorragica nella regione di Nimba, nell'est del Paese, che non ha "mai avuto alcuna interazione con persone possibili portatrici del virus" Ebola e che "non è mai andato in Guinea, è un caso isolato", ha detto una responsabile del ministero, Bernice Dahn. Sono 14 finora i casi sospetti in Liberia, due dei quali confermati.
Intanto tre casi sospetti di febbre emorragica sono stati individuati in Mali. "Campioni sono stati prelevati e inviati per accertamenti", ha annunciato il ministro della Sanità e Igiene del Mali, aggiungendo che i sospetti sono stati posti in isolamento, "dove ricevono cure adeguate" e che la loro salute "migliora".
Paura in Africa
La paura per l'epidemia di Ebola in Guinea Conakry spinge alcuni Paesi africani a chiudere le frontiere o a rafforzare i controlli sanitari per difendersi dal contagio.
In un warning sul Senegal, la Farnesina evidenzia che "In ragione dell'epidemia di febbre emorragica da virus ebola in Guinea, le Autorità del Senegal hanno decretato la chiusura fino a nuovo ordine nei valichi di frontiera con la Guinea nelle regioni di Kolda e Kédougou, nel sud-est del Paese".
Il Marocco ha annunciato di aver rafforzato i controlli sanitari alle frontiere, in particolare all'aeroporto di Casablanca, a causa dell'epidemia di Ebola in Guinea. Il ministero della salute, precisando che nel Paese non si registra alcun caso, ha precisato le misure adottate prevedono "una sorveglianza medica dei viaggiatori provenienti dai Paesi colpiti".
L'Arabia Saudita ha annunciato la sospensione della concessione di visti per il pellegrinaggio alla Mecca ai fedeli che provengono dalla Guinea e dalla Liberia in via "preventiva", anche se "l'Organizzazione mondiale della Sanità non ha proibito i viaggi e il commercio con i due Paesi".