''Gli avvisi di lavoro non dovrebbero essere accolti come una sorpresa. Gli stati membri hanno perso la pazienza nel non essere interpellati''. Lo ha detto il rappresentante dell'Ue in Israele Lars Faaborg-Andersen a proposito degli 'avvisi' da parte di paesi Ue,Italia compresa, contro investimenti e finanziamenti nei territori occupati.
''Se continuera' l'espansione delle colonie, altre nazioni Ue - ha aggiunto il rappresentante dell'Ue - emetteranno simili avvisi''. La Francia ha pubblicato un ''avviso'' con il quale si ricorda che le colonie israeliane sono considerate illegali in base al diritto internazionale e che di conseguenza le attività economiche in queste realtà comportano rischi legali. La mossa segue una decisione presa insieme Germania, Gran Bretagna Italia e Spagna di 'avvertire' i propri cittadini a non impegnarsi in "attività finanziarie o investimenti" nelle colonie israeliane in Cisgiordania e sul Golan annesso dallo Stato ebraico.
Cinque paesi europei, tra cui l'Italia, sono decisi ad 'avvertire' i propri cittadini a non impegnarsi in "attività finanziarie o investimenti" nelle colonie israeliane in Cisgiordania e nelle Alture del Golan annesse dallo stato ebraico. Una mossa che può significare di fatto boicottaggio economico degli insediamenti nei Territori occupati e che appare una risposta al governo di Netanyahu dopo il nuovo fallimento delle trattative di pace - promosse dagli Usa - tra Israele e Anp.