Il giorno dopo, Nicolas Sarkozy si dice "scioccato e umiliato" e, in tv, grida alla "strumentalizzazione politica di una parte dei magistrati". E non esclude di ritornare in campo in politica: 'Amo appassionatamente il mio Paese e non mi scoraggio davanti alle villanie e alle manipolazioni politiche'', ha detto in tv.
Dopo 15 ore di stato di fermo, le due magistrate che lo marcano strettissimo da mesi gli hanno notificato le ipotesi di reato, gravissime. Corruzione, traffico di influenze, violazione di segreto investigativo: reati che valgono 10 anni di carcere. Ma non è soltanto Sarkozy a vacillare sotto i colpi della magistratura, il terremoto ha colpito tutto il sistema di potere che sotto il presidente alfiere della destra neogollista era stato costruito: avvocati, amici, ministri, consiglieri, collaboratori. Tutti travolti da sette inchieste che negli ultimi mesi hanno visto emergere il nome di Sarkozy e accanto a lui una galassia di "eccellenti".
"Mi hanno voluto umiliare", ha detto Sarkozy in tv. Il giudice Azibert, dal canto suo, è accusato di ricettazione della violazione del segreto professionale, traffico di influenze passivo e corruzione passiva. Per l'avvocato Herzog l'accusa è invece di violazione del segreto professionale, ricettazione della violazione del segreto professionale, corruzione attiva e traffico di influenze attivo.
Ex-premier Fillon, urgente fare piena luce - ''E' urgente che sia fatta piena luce'' sul dossier giudiziario legato all'ex presidente Nicolas Sarkozy: lo scrive sul suo blog Francois Fillon, che durante il quinquennio di Sarkozy all'Eliseo è stato suo primo ministro. ''Indagato, Nicolas Sarkozy è presunto innocente. E' urgente che piena luce sia fatta per l'uomo che attraversa una prova dolorosa come per il Paese che si affossa nella crisi di fiducia'', afferma Fillon. ''Ex-presidente della Repubblica, ha diritto al rispetto'', ha continuato Fillon, che intende presentarsi alle primarie dell'Ump, il grande partito francese di centrodestra, nel 2016, in vista del voto presidenziale del 2017.
Popolarità Hollande risale di cinque punti - Risale di cinque punti, anche se resta comunque bassissimo, l'indice di popolarità del presidente francese, Francois Hollande, secondo quanto emerge dall'ultimo studio realizzato dall'Ifop per Paris-Match. Il tasso di consenso di Hollande passa dal 18% di giugno (un record negativo) al 23% di luglio (+5 punti). E' soprattutto come difensore degli "interessi della Francia all'estero" che il presidente più impopolare della Quinta Repubblica guadagna terreno: + 10 punti (dal 41% al 51% degli intervistati). Mentre l'ex presidente, Nicolas Sarkozy, affonda nello scandalo legato alla presunta corruzione dei magistrati, cresce anche la popolarità del premier, Manuel Valls, che guadagna un punto di approvazione, dal 52% al 53% in un mese.