Sono liberi i due tecnici stranieri scomparsi sabato in Libia - il bosniaco Petar Matic ed il macedone Emilio Gafuri - insieme con Marco Vallisa. Ne dà notizia la Farnesina, aggiungendo che proseguono tutte le attività, insieme agli altri organi dello Stato, per arrivare quanto prima a una conclusione positiva della vicenda che riguarda il nostro connazionale.
"Stiamo raccogliendo tutte le informazioni sulla liberazione dei due tecnici e stiamo valutando tutto l'impatto di questa novità. Come al solito in questi casi è utile lavorare, con il massimo riserbo, con l'unità di crisi e i servizi dello Stato". Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini a Kiev, dove è in visita.
La liberazione dei due tecnici stranieri scomparsi sabato in Libia insieme a Marco Vallisa "è un fatto eclatante, che dovrebbe portare a una modifica della situazione del mio concittadino e prima di tutto amico. L'ansia comunque non mi lascia tranquillo". Lo ha detto Marco Bricconi, sindaco di Cadeo, comune del Piacentino, dove Vallisa, 53 anni, tecnico della Piacentini Costruzioni di Modena, vive con la moglie e i tre figli. "La preoccupazione è altissima, ma sono fiducioso che entro breve si possa risolvere la questione - ha aggiunto - Sono in contatto con i familiari che si trincerano dietro un 'no comment', siamo qui, tutti in attesa che la situazione si evolva".
Il tecnico piacentino è sposato e ha tre figli
Vallisa, esperto in costruzioni e perforazioni, vive nella cittadina emiliana con la moglie Silvia Bolzoni, farmacista del paese e consigliere comunale nel gruppo di maggioranza, e i tre figli, che frequentano le scuole elementari. I familiari però non sono a casa e a fare da tramite e filtro è il sindaco, Marco Bricconi: "Sono in costante contatto con la moglie di Vallisa - dice - Naturalmente c'è apprensione, non solo tra i congiunti ma in tutta Cadeo". Marco Vallisa, ricorda il sindaco, è in Libia "da uno o due mesi, ma aveva già avuto esperienze di lavoro all'estero". Fino a qualche tempo fa era stato titolare di una ditta, la Edilpali, che tra l'altro nel 2009 aveva realizzato le fondamenta del ponte provvisorio sul Po, dopo il crollo di quello sulla via Emilia, poi era andato a lavorare per la Piacentini. "Marco - aggiunge Bricconi - è una persona molto capace, esperto in meccanica e opere di perforazione, ed è anche molto generoso nei rapporti umani".
Vallisa ha anche una forte passione per la politica: nel '95 si era candidato sindaco con la lista 'Cadeo riparte' ed era poi entrato in consiglio nei banchi della minoranza, nel 2006 aveva appoggiato un altro candidato alla poltrona di primo cittadino. Anche nella chiesa del paese, che conta circa 6.200 abitanti, non si parla che di Vallisa. "Per la famiglia di Marco la parrocchia è come una seconda casa - dice don Umberto Ciullo - Potete immaginare come ci sentiamo". Circa 150 persone erano riunite ieri sera in parrocchia per la consueta 'pizzata' mensile: è stata avanzata l'ipotesi di un momento di preghiera per Vallisa.