La Coca-Cola ha fermato la propria pubblicità su quattro tv russe vicine al Cremlino e a Bank Rossiia, un istituto di credito colpito dalle sanzioni occidentali. Secondo l'agenzia MediaVest che cura gli investimenti pubblicitari del gigante americano sui media russi, si tratta di una scelta economica e non politica. Ma tre delle emittenti appartengono a una holding il cui azionista principale è il miliardario Iuri Kovalciuk, colpito dalle sanzioni Usa e considerato "il banchiere di Putin".