Abu Mazen e l'intera leadership palestinese hanno reso omaggio a Ramallah alla salma di Ziad Abu Ein, il ministro morto ieri a seguito di tafferugli con l'esercito israeliano. Alle esequie alcuni hanno invocato "vendetta". E ad Hebron ci sono stati scontri con l'esercito.
La morte di Ziad Abu Ein ha continuato ad opporre palestinesi e israeliani, divisi anche sulla lettura dei risultati dell'autopsia. Il portavoce dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Ihab Bseiso ha annunciato che, "dopo aver ascoltato i risultati post mortem, il governo palestinese ritiene Israele pienamente responsabile dell'uccisione di Ziad Abu Ein". Israele ha parlato invece di "infarto dovuto allo stress", dettagliando in una nota i risultati dell'esame.
Dal canto suo l'Egitto, grande mediatore fra Israeliani e palestinesi, condanna "l'uccisione" del ministro palestinese e chiede a Israele "di esercitare la massima moderazione e fermare l'uso eccessivo della violenza che porta solo ad altro spargimento di sangue tra le due parti". Lo riferisce un comunicato del ministero degli Esteri egiziano, ripreso da Al Ahram online. Secondo la ricostruzione del giornale, "un soldato israeliano ha colpito Abu Ein al petto con il suo elmetto e ha sparato lacrimogeni contro di lui e altri attivisti". Il Cairo, prosegue il sito inglese del quotidiano egiziano, "chiede un'indagine immediata e che l'assassino sia portato davanti alla giustizia".