"La questione dell'estradizione di Cesare Battisti riguarda anche la società italiana, che deve voltare la pagina di quegli anni terribili": lo ha detto l'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, intervistato stamattina dalla radio France Info. Cesare Battisti è stato liberato poche ore dopo il suo arresto.
L'ex terrorista rosso ha lasciato il comando della polizia federale di San Paolo in taxi dopo che il Tribunale regionale federale ha accolto una richiesta di scarcerazione presentata
dal suo legale, Igor Sant'Anna Tamasauskas.
Battisti era stato arrestato dalla polizia federale del Brasile per essere espulso.
"Quello di Battisti - ha detto l'ex presidente francese - è un caso doloroso, all'epoca dei fatti ero in carica. Tutto è legato a Francois Mitterrand, che in passato, ai tempi degli attentati, nei confronti anche di gente che aveva sangue sulle mani ma si era rifugiata in Francia, aveva promesso di non estradarli. Quella però - ha aggiunto Sarkozy - rimase una promessa, non si tradusse in fatti. Ciò fa sì che ci siano procedure giudiziarie che in Italia vanno avanti".
Il 30 giugno 2004 la Francia concesse l'estradizione di Battisti in via definitiva alla quale non si oppose l'allora presidente Jacques Chirac. Il 21 agosto Battisti si rese irreperibile e fuggì in Brasile.
Legale, assurda ipotesi estradizione Italia
''L'ipotesi di una eventuale richiesta di estradizione in Italia e' assurda. E' stata gia' negata e lo sarebbe a maggior ragione adesso che i reati sono prescritti per la legge brasiliana''. Lo ha detto all'ANSA il legale di Cesare Battisti, Igor Tamasauskas, che ha poi aggiunto di ''non voler commentare quello che dicono in Italia''.