Cameron prepara governo monocolore, ma vede anche Sturgeon Week end dedicato a completare la lista dei ministri del suo nuovo governo per David Cameron, confermato primo ministro della Gran Bretagna da un voto che ha attribuito a sorpresa la maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni al suo Partito Conservatore: con 331 seggi, cinque in più della soglia. Si tratterà di un governo monocolore Tory, a differenza del precedente mandato, quando lo stesso Cameron aveva avuto bisogno dell'alleanza con i Libdem. Cameron ha già confermato George Osborne al timone dell'economica come Cancelliere dello Scacchiere e poi, a stretto giro, i ministri dell'Interno (Theresa May), degli Esteri (Philip Hammond) e della Difesa (Michael Fallon). Nomi nuovi sono invece attesti per altri dicasteri. Intanto, però, fra i primi incontri del vincitore delle elezioni - segnala la Bbc - vi e' stato anche un faccia a faccia con Nicola Sturgeon, la First Minister della Scozia che alla guida degli indipendentisti dell'Snp ha a sua volta trionfato nei collegi scozzesi alle elezioni politiche.
Here's to a brighter future for everyone. pic.twitter.com/EeN0YFAvBm
— David Cameron (@David_Cameron) 8 Maggio 2015
listen to ‘Regno Unito: colpo di scena agli exit poll - Mattia B Bagnoli’ on audioBoom
La vittoria piu' dolce, battuti anche sondaggi - "Questa è la vittoria più dolce", "abbiamo sconfitto anche i sondaggi e i commentatori". Così stamattina il premier britannico David Cameron rivolgendosi agli attivisti del Partito Conservatore e invitandoli a celebrare il risultato delle elezioni di ieri. "Quel che più conta è che abbiamo ancora l'opportunità di servire il Paese", ha aggiunto.
Cameron a Buckingham Palace, incontro con la regina - Il premier conservatore britannico David Cameron e' arrivato a Buckingham Palace per incontrare la regina Elisabetta dopo la vittoria elettorale di ieri. Si avvia cosi' l'iter per la formalizzazione del suo secondo mandato come primo ministro prima della formazione di un nuovo governo.
Miliband si dimette da leader Labour - Ed Miliband ha annunciato le sue dimissioni da leader del Labour. Lo ha dichiarato in conferenza stampa dopo la sconfitta del suo partito nelle elezioni politiche britanniche. ''La Gran Bretagna ha bisogno di un partito laburista forte ed è tempo che qualcun altro assuma la sua leadership'', ha aggiunto. Miliband ha affermato che prenderà temporaneamente le redini del partito la sua vice, Harriet Harman, sino a quando non ci sarà la nuova sfida per la leadership. Si è detto molto dispiaciuto per la sconfitta e affermato di aver fatto tutto il possibile. ''Il Labour è stato una grande forza per il progresso a cui ho aderito all'età di 15 anni'', ha sottolineato Miliband, aggiungendo che come già fatto in passato il partito si riprenderà dopo questa sconfitta.
Nick Clegg si dimette da leader libdem - Nick Clegg ha annunciato le sue dimissioni da leader dei libdem. Lo ha dichiarato in conferenza stampa dopo la debacle del suo partito nelle elezioni politiche britanniche. Per Clegg è stato ''semplicemente straziante'' vedere molti colleghi e amici perdere i loro seggi alla Camera dei Comuni. Ha affermato che la responsabilità per la sconfitta ricade su di lui e che i libdem pagano il prezzo di essere stati al governo. ''La paura e l'ingiustizia hanno vinto. Il liberalismo ha perso. Ma ora più che mai dobbiamo continuare a lottare'', ha aggiunto, sottolineando che è ''un'ora buia'' per il partito ma che i valori liberali devono essere difesi.
Farage si dimette da leader Ukip - Nigel Farage ha annunciato le sue dimissioni da leader dell'Ukip. Lo ha dichiarato in conferenza stampa dopo la sconfitta nel seggio di South Thanet per la Camera dei Comuni. Curiosamente Farage ha aggiunto che si prenderà l'estate per riposarsi e riflettere se ricandidarsi come leader del partito euroscettico a settembre. Ha sottolineato di aver mantenuto la promessa di dimettersi fatta nei mesi scorsi nel caso in cui non fosse entrato nella Camera dei Comuni. ''Sono un uomo di parola'', ha affermato. Ha detto anche che il partito non ha commesso nessun errore nella campagna elettorale ma è stato penalizzato dal sistema elettorale.
Gentiloni, disastro se fuori Ue, ma fiducioso - "Una Gran Bretagna fuori dall'Ue sarebbe un disastro innanzitutto per la Gran Bretagna stessa, quindi sono fiducioso che con o senza referendum la posizione di Londra sarà favorevole a restare nell'Ue". Lo ha detto il ministro degli esteri Paolo Gentiloni dopo il voto, riferendosi "a qualsiasi governo, incluso uno conservatore", esca vincitore.
Farage non ce la fa, sconfitto in suo collegio - Niente da fare per Nigel Farage: il leader anti-Ue e anti-immigrazione dell'Ukip resta fuori dalla Camera dei Comuni. Nel suo collegio e' stato battuto di 2.000 voti circa dal conservatore Craig MacKinlay. L'Ukip - pur ottenendo il 12,5% e crescendo rispetto alle ultime elezioni politiche britanniche - resta così per ora con un solo seggio.
Tusk si congratula con Cameron, conto resterà in Ue - Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, "conta" sul fatto che il nuovo governo britannico farà in modo che la Gran Bretagna resterà nell'Unione europea. In un messaggio in cui si congratula con David Cameron per la vittoria nelle elezioni, Tusk sottolinea di essere "profondamente convinto che non ci sia una vita migliore fuori della Ue, per nessun paese". "Una Ue migliore" è comunque "interesse non solo della Gran Bretagna ma di tutti gli stati membri", aggiunge.
LA REAZIONE DEI MERCATI
La Gran Bretagna ridà fiducia a Cameron. Boom scozzesi
Miliband, una notte molto difficile e deludente -"Una notte molto difficile e deludente" per il labour. Così twitta questa mattina il leader laburista britannico Ed Miliband che ringrazia gli iscritti e i sostenitori. Il leader sconfitto nelle elezioni aggiunge che "il prossimo governo avrà l'enorme responsabilità di unire il paese. Ciò che ci unisce è molto di più di quanto ci divide", aggiunge.
This has clearly been a very disappointing and difficult night for the Labour party. To every member and supporter, I want to say thank you.
— Ed Miliband (@Ed_Miliband) 8 Maggio 2015
Clegg salva suo seggio, ma ammette disfatta dei Libdem - Il leader dei Libdem e vicepremier britannico uscente Nick Clegg ha salvato per un soffio il suo seggio di deputato, uno dei soli 8 conservati da un partito che ne ha persi 46 crollando di 15 punti percentuali. "E' dolorosamente chiaro che è stata una notte crudele e punitiva" per noi, ha commentato Clegg ammettendo l'evidente disfatta elettorale. Il destino della sua leadership nel partito è considerato a questo punto dagli osservatori segnato.
Salmond, "leone Scozia ha fatto sentire suo ruggito" - "Il leone di Scozia ha fatto sentire il suo ruggito" in tutta la Gran Bretagna, "inconcepibile ignorarci". Cosi' Alex Salmond, ex leader degli indipendentisti dello Snp ha celebrato il trionfo del suo partito alle elezioni britanniche. Proprio Salmond guiderà ora un gruppo di ben 56 deputati alla Camera dei Comuni, mentre Nicola Sturgeon resta a Edimburgo. In Scozia, dove il conteggio e' concluso, lo Snp ha preso 56 collegi su 59, quasi spazzando via il Labour da quella che fu una sua roccaforte e patria di vari suoi leader