Un referendum sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Ue si svolgerà entro il 2017. Lo ha confermato la Regina Elisabetta leggendo il discorso programmatico del premier britannico David Cameron in apertura della sessione parlamentare. Nel frattempo il governo rinegozierà i termini della partecipazione britannica all'Unione, "a beneficio di tutti i membri dell'Ue".
LA DIRETTA DEL DISCORSO
Ha detto la regina: prima del referendum "rinegozieremo la nostra relazione con l'Ue con l'obiettivo di giungere ad una riforma dell'Ue a beneficio di tutti gli Stati membri dell'Ue". Poco prima Elisabetta aveva confermato l'intenzione del governo di "elaborare una legge in vista di un referendum sull'appartenenza della Gb all'Ue entro il 2017", senza dare maggiori dettagli.
''Il governo - ha detto poi la regina - presenterà delle proposte per una Bill of Rights britannica''. Si tratta di una marcia indietro rispetto alla volontà espressa in precedenza dall'esecutivo conservatore di sostituire la Human Rights Act, la legge sui diritti umani promulgata sotto i laburisti, con una normativa più severa che introduca la possibilità quasi automatica di espellere dal Regno Unito i criminali non britannici condannati da un tribunale.
Come ricorda la Bbc, è la prima volta dal 1996 che l'esecutivo di sua maestà è del tutto espressione del partito conservatore. Il premier David Cameron ha affermato che il discorso definirà ''la chiara visione di quello che il Paese può essere''. Fra le leggi più attese, quella che introduce il referendum sulla permanenza nell'Ue, che, secondo i media britannici, avrà un iter parlamentare preferenziale affinché venga approvata in tempi rapidi, sebbene sia prevista una forte opposizione, soprattutto da parte dei nazionalisti scozzesi.
Cameron conta di arrivare ad un voto popolare dopo i negoziati con Bruxelles sul rimpatrio dei poteri ed entro la fine del 2017. Altre misure contenute nel discorso sono la nuova devolution scozzese e la legge contro il fondamentalismo.