Almeno 44 persone sono morte e decine di altre sono rimaste ferite nella provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria, dove un affollato mercato è stato colpito stamani da raid aerei russi. Lo riferisce l'Osservatorio siriano dei diritti umani (Ondus) citato da vari media, che riferisce che fra le munizioni usate dai russi ci sarebbero anche "bombe a grappolo".
Ankara mette a segno un mezzo punto sulla partita dei soldi per i rifugiati. I 3 miliardi di fondi aggiuntivi sono "iniziali", lasciando intendere che potrebbero seguire altre somme ma condizionate al "bisogno e natura del finanziamento" e "saranno riviste alla luce dello sviluppo della situazione". Così si legge nella bozza del docuemento finale del vertice Ue-Turchia di oggi.
Putin ha firmato un decreto per introdurre rigide sanzioni economiche contro la Turchia. E' vietata l'importazione in Russia di alcuni tipi di prodotti turchi e si introducono divieti e limitazioni alle attivita' delle organizzazioni turche. Dal primo gennaio i datori di lavoro russi non potranno inoltre assumere cittadini turchi. e sanzioni di Mosca contro Ankara colpiscono inoltre il settore turistico turco (l'anno scorso tre milioni di turisti russi sono stati in Turchia): nel decreto firmato da Putin si ordina ad agenzie e operatori turistici di "astenersi" dal vendere pacchetti di viaggi che hanno come destinazione la Turchia. Vengono sospesi anche i voli charter tra i due Paesi. Inoltre, come anticipato ieri, si ripristina il regime dei visti tra Russia e Turchia a partire dal primo gennaio: una misura adottata dopo aver raccomandato ai cittadini russi di non visitare la Turchia e a quelli che si trovano là di rimpatriare a causa della "minaccia terroristica". Putin ha inoltre ordinato di rafforzare "per motivi di sicurezza" i controlli nei porti e sulle attività degli autotrasportatori turchi. Le sanzioni hanno una durata "provvisoria" ma indeterminata: entrano in vigore con la pubblicazione del decreto e restano valide finché non saranno cancellate dal governo russo.
"Vorremmo che non fosse successo, ma è successo. Spero che una cosa del genere non accada più". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sul jet russo abbattuto, aggiungendo di considerare un possibile incontro con Putin a margine della Conferenza Onu sul clima di Parigi come un'occasione per superare le tensioni.
Il Cremlino ieri aveva fatto sapere che Putin non avrebbe accettato faccia a faccia con Erdogan prima delle scuse per la "azione ostile" delle forze aeree turche. E la tensione era salita alle stelle dopo ml'invito del 'sultano' turco a "non scherzare con il fuoco".
Intanto il ministero degli Esteri turco ha consigliato ai turchi di evitare i viaggi "non urgenti" in Russia.
La Russia, tra l'altro, ha annunciato di avere nel pentolone dure misure economiche contro la Turchia e, in attesa di concretizzare le "serie conseguenze" minacciate da Putin, sta già assestando i primi colpi. Innanzitutto ha deciso di ripristinare il regime dei visti tra i due Paesi a partire dal primo gennaio: una misura adottata dopo aver raccomandato ai cittadini russi di non visitare la Turchia e a quelli che si trovano là di rimpatriare a causa della "minaccia terroristica". E poi ha rafforzato i controlli sulle importazioni di generi alimentari turchi.