I talebani afghani hanno rivendicato oggi il lancio di un razzo che ieri pomeriggio si è schiantato non lontano dall'ambasciata italiana, nel perimetro periferico del compound della Cooperazione italiana a Kabul. In un messaggio via WhatsApp ricevuto dall'ANSA a Islamabad, il portavoce Zabihullah Mujahid ha menzionato un "attacco all'ambasciata d'Italia" con "pesanti perdite umane e materiali". Ma il bilancio verificato ufficialmente è di due guardie della sicurezza afghana feriti e alcuni danni materiali. La rivendicazione, che fa seguito ad un'altra via twitter ieri sempre dei talebani e firmata da 'Habibullah Helal' riferisce di "un attacco contro invasori stranieri". "L'ambasciata d'Italia - dice Mujahid - è stata attaccata la notte scorsa con missili con un bilancio di pesanti perdite umane e materiali". "L'Italia - conclude il messaggio - è la Nazione che ha sostenuto gli Usa nell'invasione dell'Afghanistan in cui sono stati uccisi moltissimi afghani".
"Credo che l'obiettivo" del razzo che ha colpito la sede dell'ambasciata italiana a Kabul "fossero in generale le rappresentanze diplomatiche occidentali e la Nato, non l'Italia". Lo dice il ministro Paolo Gentiloni arrivando al Consiglio esteri a Bruxelles. Il ministro degli esteri specifica di "condividere l'opinione che ho sentito dall' ambasciatore" e specifica che l'obiettivo colpito è "un compound in cui è molto difficile distinguere: venti metri più in là o più in qua ci poteva essere la sede diplomatica indiana o spagnola". "Al di là del gioco di comunicazione delle rivendicazioni da parte di gruppi terroristici, che capisco, credo che l'obiettivo fossero in generale le rappresentanze diplomatiche occidentali e la Nato, non l'Italia" aggiunge Gentiloni. "Le rivendicazioni - risponde a chi chiede se sia attendibile quella fatta dai talebani - fanno sempre parte di un gioco politico. Non è la prima volta e non sarà l'ultima. Il fatto che venga rivendicato non significa che quello fosse l'obiettivo. Del resto il razzo era rudimentale, non tale da essere mirato in termini di differenze di qualche metro, secondo le informazioni che abbiamo. Quindi direi più un attacco contro la coalizione e i target occidentali in genere che non contro l'Italia. Il che non vuol dire che non dobbiamo essere, come sempre a Kabul, attenti alle misure di sicurezza"
Una forte esplosione, che ha provocato un incendio e una densa colonna di fumo, è avvenuta oggi a Kabul alle 21.30 locali (le 18 italiane) nelle vicinanze del compound della Cooperazione italiana, non lontano dall'ambasciata d'Italia. Lo ha confermato all'ANSA il capo della polizia criminale della capitale, Faridoon Obidi. "Un razzo ha colpito la Shash Darak Road - ha detto - vicino all'ambasciata d'Italia ferendo almeno una persona. Un secondo razzo - ha concluso - è stato invece neutralizzato".
Ci sono due feriti leggeri: due guardie afghane che sono state ricoverate in ospedale, ma le loro condizioni non destano preoccupazione.
"Allo stato delle cose non abbiamo motivi per ritenere che si tratti di un attacco diretto contro di noi". Lo ha detto all'ANSA l'ambasciatore italiano a Kabul, Luciano Pezzotti, parlando dell'ordigno esploso all'esterno del compound della cooperazione italiana sullo stesso viale dove, a circa 200 metri, si trova la sede dell'ambasciata d'Italia.