Sono riprese le proteste e gli episodi di tensione in varie città del paese da parte di gruppi di giovani protestatari che rivendicano il diritto al lavoro e allo sviluppo. A Jendouba (nord ovest) circa 300 manifestanti hanno invaso la sede del governatorato chiedendo le dimissioni del governatore, scene simili si sono registrate a Beja e Kairouane. A Sfax, delegazione di Shkira, sono stati bruciati pneumatici e bloccata la statale. Disordini e uso di lacrimogeni anche a Sidi Bouzid, Medenine, Siliana, Tozeur, Mahdia. Intanto il premier tunisino Habib Essid, attualmente impegnato al Forum economico di Davos, ha deciso di annullare i suoi impegni in agenda, tra i quali una visita in Francia il 22 e 23 gennaio, per tornare in Tunisia e seguire da vicino la difficile situazione di rivendicazioni sociali che stanno vivendo numerose regioni del paese. Il 23 gennaio Essid presiederà un consiglio dei ministri speciale. Lo rende noto un comunicato della presidenza del governo.