Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha ribadito l'intenzione di "adottare ulteriori e significative misure" contro il regime di Pyongyang in una nuova risoluzione, in risposta al test dello scorso 6 gennaio e della nuova pericolosa violazione delle ultime ore. E' quanto si legge nella dichiarazione rilasciata al termine della riunione a porte chiuse dei Quindici, che sottolineano che il lancio del razzo "e' una seria violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite". L'ennesima provocazione della Corea del Nord è arrivata la notte scorsa con il lancio di un missile molto vicino alla Corea del Sud. Pyongyang ha infatti lanciato un razzo a lunga gittata con la messa in orbita di "Kwangmyongsong-4", il satellite per le osservazioni terresti: la riuscita dell'operazione, tutta da verificare, è affidata alla tv di Stato Kctv.
Per il segretario generale della Nato Jens Soltenberg, che ha espresso la sua "dura condanna"lancio del missile balistico nord coreano, "è una violazione diretta di cinque risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu": lo ha detto.
In 20 anni la gittata dei missili è passata da 100 a 10mila chilometri
Dopo il quarto test nucleare del 6 gennaio, oggi è dunque maturata un'altra operazione ad alto rischio, che ha scatenato le durissime reazioni di Usa, Giappone e Corea del Sud (che hanno sollecitato e ottenuto la convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu, sempre oggi alle 11 di New York), completata in circa 10 minuti da quando il razzo ha lasciato alle 9:01 locali (1:31 in Italia) la base di Dongchang-ri, su esplicito ordine del "comandante supremo Kim Jong-un".
Sul successo, tuttavia, il governo di Seul ha espresso da subito forti dubbi: il razzo, in particolare, avrebbe percorso una traiettoria di alcune centinaia di chilometri esplodendo a sudovest dell'isola sudcoreana di Jeju. Insomma, si sarebbe trattato di un "fallimento".
"Il lancio di un missile a lungo raggio costituisce l'ennesima provocazione da parte della Corea del Nord che è tornata a violare apertamente le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, mettendo ancora una volta a rischio la pace e la sicurezza internazionali e regionali". Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che nel condannare le iniziative di Pyongyang, ha espresso l'auspicio per una reazione ferma della comunità internazionale, a partire dalla riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza convocata per oggi.
"Un'azione provocatoria in palese violazione delle risoluzioni dell'Onu", ha commentato la Casa Bianca, condannando "nei termini più forti" la mossa di Pyongyang. Giudizi duri sono stati espressi dal Segretario di Stato John Kerry "violate le risoluzioni Onu"), mentre per il premier nipponico Shinzo Abe si è trattato di un fatto "inaccettabile". La presidente sudcoreana Park Geun-hye ha parlato di "provocazione inaccettabile che merita pesanti sanzioni".
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha sollecitato la Corea del Nord a porre fine "alle azioni provocatorie immediatamente" osservando attraverso un portavoce che la mossa del Nord è maturata "nonostante la richiesta della comunità internazionale per evitare un atto del genere".
Quanto alla Cina, il tradizionale e storico alleato di Pyongyang, il primo commento, a poche ore dei festeggiamenti del Capodanno lunare, fa capo all'agenzia ufficiale Xinhua: "in merito alla sua reale natura, il lancio rimarca uno sviluppo negativo della situazione nella penisola coreana dato che ha suscitato ansia e preoccupazione su vasta scala nel mondo".