(di Marco Brancaccia)
Il 'day after' di Dilma Rousseff è tutto giocato al contrattacco: la presidente brasiliana ha ribadito che il procedimento di impeachment aperto contro di lei alla Camera dei deputati "è un golpe" e ha accusato il vice presidente, Michel Temer, di "cospirare" contro di lei e di essere un "traditore". Rousseff ha anche puntato il dito contro il presidente della Camera, Eduardo Cunha, che ha accolto il procedimento di messa in stato di accusa della presidente nel dicembre scorso. "La sua - ha detto - è stata una vendetta politica perché non ho accettato compromessi per salvarlo dalle accuse di corruzione. Lui, a differenza di me, è coinvolto in inchieste penali". La presidente, incontrando nel palazzo presidenziale di Planalto i media stranieri accreditati, ha inoltre affermato di sentirsi "vittima di un procedimento basato su una flagrante ingiustizia, una frode politica e giuridica". "Non ho commesso reati, né ho violato la costituzione", ha ribadito Dilma, secondo la quale "la crisi economica non giustifica la rimozione di un presidente, altrimenti non ci sarebbe un solo capo di stato dei Paesi sviluppati ancora in carica". Rousseff, che durante la dittatura militare (1964-1985) venne arrestata e torturata in carcere, ha agitato nuovamente lo spettro del golpe, sostenendo che in Brasile "sopravvive ancora un vecchio golpista addormentato" e paragonando la situazione attuale a quella del regime. "Quello era un regime violento, molto peggiore, dove le persone venivano torturate. Ma oggi vedo i miei diritti torturati e soffro perché stiamo vivendo un attacco alla democrazia", ha detto Dilma. Che ha però assicurato di "avere forza e coraggio sufficienti per affrontare questa ingiustizia". La presidente ha anche risposo al deputato Jair Bolsonaro, un ex paracadutista noto per le sue posizioni razziste, omofobe e in difesa della dittatura, che domenica alla Camera ha detto di votare contro Rousseff anche in memoria del colonnello Carlos Alberto Brilhante Ustra, capo della famigerata sezione Doi-Codi, incaricato di torturare i prigionieri politici. "E' stato terribile vedere un deputato che, mentre votava, rendeva omaggio al peggior torturatore che il Paese abbia mai conosciuto. Io me lo ricordo bene Ustra, era un aguzzino", ha detto Dilma. Rispondendo a una domanda, la presidente ha anche assicurato che la crisi politica non avrà ripercussioni sulle Olimpiadi di Rio de Janeiro, che si inaugureranno il prossimo 5 agosto. "Sono convinta che faremo le migliori Olimpiadi del Brasile. Anzi, del mondo", si è corretta con un sorriso. Il procedimento di impeachment, intanto, è approdato al Senato e il presidente Renan Calheiros ha in programma già questa sera un primo incontro con il presidente della Corte costituzionale, Ricardo Lewandowski, con il quale stabilirà il calendario dei lavori.