"La politica è capace di dare speranza alle prossime generazioni". Con questo messaggio Matteo Renzi chiude la sua due giorni alle Nazioni Unite. Partecipa alla firma dell'accordo sul clima di Parigi e afferma che di fronte alla sfiducia nella politica, la risposta migliore è nel saper mostrare con i fatti, come ha fatto l'Onu, la capacità di avere una "visione" e non perdersi nelle "divisioni". Resta sempre sui temi internazionali, il presidente del Consiglio. Parla di ambiente e lavora per ottenere all'Italia un seggio non permanente nel Consiglio di sicurezza. Non entra nel dibattito politico italiano, sceglie di non replicare pubblicamente al duro attacco alla politica arrivato dal presidente dell'Anm Piercamillo Davigo, che ha infiammato il dibattito nel nostro Paese e provocato l'ira di tutto il suo partito. Ma di fronte a quel messaggio di sfiducia nella politica, spicca per contrapposizione il messaggio di impegno per il futuro "dei nostri figli e nipoti" e fiducia nella politica che Renzi pronuncia firmando l'accordo sul clima. "E' un grande giorno perché finalmente si dà un messaggio di speranza, l'Italia sarà protagonista", dice prendendo al parola nella sala dell'Assemblea generale dell'Onu. Abbraccia il primo ministro canadese Justin Trudeau, che ha parlato prima di lui, sale sul podio e ribadisce l'impegno dell'Italia a promuovere sempre i temi ambientali come "priorità", anche per il G7 che l'Italia guiderà il prossimo anno. "Sono molto orgoglioso per i risultati italiani e per quelli che otterremo", sottolinea, all'indomani della presentazione del decalogo di impegni del governo sull'ambiente. Per tutta la giornata Renzi prosegue i bilaterali per guadagnare all'Italia i voti necessari a conquistare il seggio semipermanente all'Onu per il biennio 2017-2019. E fonti italiane si mostrano più che ottimiste: battere Svezia e Olanda è un obiettivo a portata di mano. In una pausa dei colloqui il premier sente al telefono Hillary Clinton, che ha incontrato due anni fa proprio a New York. Una chiacchierata che fonti italiane descrivono "molto cordiale", tra la candidata democrat e il segretario del Pd, che ha più volte dichiarato di fare il "tifo" per lei. I due non si possono incontrare, perché Hillary è in Pennsylvania per le primarie. Ma nel primo pomeriggio Renzi ha un colloquio lungo un'ora e mezza con l'ex presidente americano Bill Clinton. I due parlano di politica internazionale e di Europa e l'ex presidente invita Renzi a settembre a New York per la Clinton Global Initiative: "Poche persone sono fonte di ispirazione e riflessione come il presidente Clinton", scrive Renzi su Twitter, ricordando con due hashtag, #democrats e #terzavia, come per lui Clinton sia un riferimento. In serata la notizia che Fitch conferma l'outlook BBB+ dell'Italia. L'agenzia di rating dà un giudizio positivo sulle politiche di bilancio e la riforma costituzionale del governo Renzi. Ma mette in guardia dai rischi che deriverebbero se venissero respinte le riforme nel referendum di ottobre.