Il consiglio presidenziale libico guidato da Fayez al Sarraj chiede alle forze di Khalifa Haftar e a quelle di Misurata di interrompere l'avanzata anti-Isis verso Sirte, "fino a quando non verrà nominato un comando congiunto per l'offensiva". Il consiglio ammonisce in un comunicato che ogni infrazione verrà considerata una violazione delle leggi militari, e invita a non usare la lotta al terrorismo per ottenere profitti personali.
Il consiglio presidenziale libico esprime inoltre la propria preoccupazione sul fatto che la battaglia per liberare Sirte dall'Isis si risolva in un conflitto armato tra le fazioni in campo, i militari di Haftar e le milizie di Misurata (divise da un'aspra rivalità, ndr), che potrebbe "trascinare il Paese in una guerra civile" di cui l'unico beneficiario sarebbe proprio l'Isis.
Ed è previsto per oggi a Tunisi un nuovo round di colloqui politici tra le parti libiche. Lo rende noto l'agenzia di stampa libica Lana specificando che l'incontro avrebbe dovuto tenersi giovedì della scorsa settimana, ma è stato rimandato al 28 aprile per disaccordi fra alcune parti libiche e la missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil). Al centro dei colloqui dell'agenda odierna, secondo la stessa fonte, due argomenti principali: il voto di fiducia della Camera dei rappresentanti di Tobruk al governo di unità nazionale libico e le consultazioni presso il Consiglio di Stato, nuovo organo consultivo in cui sono confluiti i rappresentanti del Congresso nazionale generale, l'ex parlamento di Tripoli. Prevista la partecipazione, fra gli altri, anche dell'inviato speciale Onu per la Libia, Martin Kobler.