Un uomo di 50 anni ha sparato sui passanti dalla sua abitazione con un fucile da caccia, uccidendo almeno quattro persone. La strage è avvenuta nel villaggio di Kratovo, nella regione di Mosca. L'uomo si era barricato in casa per poi fuggire dopo un tentativo di assalto della Guardia Nazionale. E' stato poi rintracciato e ucciso dalle forze dell'ordine russe: lo riporta la Tass citando la portavoce del ministero dell'Interno Irina Volk, secondo cui l'uomo "ha opposto resistenza nel momento dell'operazione per arrestarlo". Il 50enne, forse mentalmente instabile, era riuscito a lasciare la sua casa in fiamme nonostante fosse circondato dalle forze dell'ordine.
Secondo la Tass, l'uomo che ha sparato ai passanti sarebbe un ex ufficiale dell'esercito che ha combattuto in Cecenia, mentre secondo Life si tratterebbe di un ex ufficiale della protezione civile che ha combattuto in Afghanistan ai tempi dell'invasione sovietica. La casa, dove sembra che l'assalitore vivesse con la madre, sarebbe in fiamme. L'uomo avrebbe sparato sui passanti con una carabina Saiga a canna non filettata. L'agenzia Interfax sostiene che le persone uccise siano tre, mentre l'agenzia ufficiale statale Tass parla di quattro morti. Stando a Life, sarebbe rimasto leggermente ferito un militare della Guardia Nazionale.
L'uomo sarebbe inoltre stato ferito. La Tass sostiene che, "stando a dati ancora non confermati", sarebbe stato lo stesso aggressore a incendiare l'abitazione dopo essersi rifiutato di parlare col padre, arrivato sul posto. "La località viene perlustrata", scrive ancora la Tass, secondo cui a Kratovo è giunto il capo della polizia per la regione di Mosca, generale Viktor Paukov.
"Secondo dati preliminari, il 50enne soffrirebbe di una infermità psichica". La notizia non è verificabile in maniera indipendente. Una testimone, citata da Life, racconta di aver visto quattro cadaveri, confermando la versione della Tass di quattro persone uccise. Sempre secondo Life, il militare della Guardia Nazionale ferito in modo non grave sarebbe stato colpito alle gambe e a un braccio dalle schegge di una granata lanciata dall'uomo.
