Restano critiche le condizioni di Steve Scalise, il coordinatore repubblicano alla camera dei Rappresentanti Usa, una delle persone rimaste ferite ieri da James Hodgkinson, poi ucciso dai poliziotti, che ha sparato con un fucile semiautomatico contro alcuni membri repubblicani del Congresso che si allenavano per una partita di baseball ad Alexandria, in Virginia, alle porte di Washington Dc. Lo rende noto l'ospedale. Secondo il MedStar Washington Hospital Center, Scalise "necessita di ulteriori operazioni". "Ha subito un singolo colpo di fucile all'anca sinistra - spiegano nel dettaglio i medici -. Il proiettile ha viaggiato attraverso il bacino, fratturato le ossa, ferito gli organi interni e provocato sanguinamenti gravi. E' stato trasportato in stato di shock al centro medico e sottoposto a un intervento immediato e una procedura aggiuntiva per fermare il sanguinamento. Ha ricevuto diverse unità di trasfusione di sangue".
Intanto Hodgkinson, l'uomo che ha aperto il fuoco, potrebbe aver pianificato l'attacco da molto tempo, secondo quanto riporta il Washington Post. Il giornale scrive che gli investigatori stanno verificando gli spostamenti dello sparatore, un fan di Bernie Sanders, negli ultimi tempi. Hodkinson, originario dell'Illinois, da almeno tre mesi viveva e si spostava a bordo di un furgone nel nord della Virginia, dove si trova Alexandria, la località dell'attacco. Il sospetto è che l'uomo possa aver studiato a lungo i movimenti di alcuni membri del Congresso repubblicani che abitualmente frequentano il campo da baseball e dove al momento della sparatoria si stavano allenando.
Drammatica escalation dello scontro politico in America. Un uomo, alle porte di Washington, ha aperto il fuoco con un fucile semiautomatico contro alcuni membri repubblicani del Congresso che si allenavano per una partita di baseball. Tra i feriti, il numero tre del partito alla Camera, Steve Scalise, un fedelissimo di Donald Trump che ora versa in condizioni critiche. Mentre l'assalitore, colpito a morte dagli agenti, si professava un fan sfegatato di Bernie Sanders, per il quale aveva fatto il volontario durante l'ultima campagna elettorale. Scagliandosi più volte sul suo profilo Facebook contro il presidente in carica, liquidandolo come "un traditore". E descrivendo i repubblicani come "i talebani degli Stati Uniti". Il Paese è sotto shock. I feriti alla fine sono cinque, tra cui due agenti e un assistente parlamentare. Ma poteva essere una strage se la polizia non fosse intervenuta nemmeno tre minuti dopo l'allarme lanciato con una telefonata al 911, il numero d'emergenza. "Grazie al coraggio dei poliziotti è stato evitato il massacro", ha spiegato Trump parlando in diretta tv alla nazione. Nonostante per gli investigatori sia ancora troppo presto per trarre conclusioni affrettate, appare chiara la motivazione politica che ha spinto James Hodgkinson, 66 anni, originario dell'Illinois, ad imbracciare l'arma. E lo stesso tycoon - nel giorno del suo 71esimo compleanno - ha deciso di reagire senza alzare i toni, ma lanciando un appello all'unità, così come aveva già fatto dopo una delle campagne elettorali più divisive che si ricordino nella storia americana: "Siamo più forti quando siamo uniti e dobbiamo lavorare insieme per il bene comune". Pazienza se gran parte dei detrattori accusa proprio lui di alimentare tensioni e contrapposizioni nel Paese.
Il panico si è scatenato di prima mattina su un campo da baseball di Alexandria, in Virginia, a pochi chilometri dalla capitale federale. Una mattinata calda, afosa, ma spensierata, in cui parlamentari, assistenti e impiegati del Grand Old Party si stavano preparando per la tradizionale sfida contro la rappresentativa dei democratici, come ogni anno. All'improvviso l'inferno di fuoco, durato da cinque a dieci minuti raccontano i testimoni, con decine di colpi esplosi: da dietro la rete metallica, all'altezza di una delle panchine, Hodgkinson ha cominciato a sparare all'impazzata con un fucile semiautomatico. Poco prima sembra avesse chiesto informazioni su cosa stesse accadendo sul campo e su chi fosse presente. Uno dei primi ad essere colpiti è stato Scalise - coordinatore del gruppo repubblicano alla Camera - raggiunto dai proiettili ad un fianco. Ricoverato ed operato, le sue condizioni sono state subito definite serie ma stabili. Appena comparse le breaking news su tutti i media, pero', il pensiero è inevitabilmente andato alla strage di Tucson del 2011, quando rimase gravemente ferita alla testa la deputata democratica Gabrielle Giffords. Nel fuggi fuggi generale sono rimaste a terra altre quattro persone, tra cui due degli agenti che hanno affrontato lo sparatore colpendolo a morte. Fin dal primo punto stampa gli investigatori di fatto hanno scartato la pista del terrorismo. Anche se Washington è rimasta blindata per ore, con il Congresso ma anche il presidente e il vice presidente che hanno annullato tutti gli eventi in programma. Tutto è diventato più chiaro quando l'uomo che ha seminato il terrore è stato identificato. E una rapida ricerca sui suoi profili social ha portato alla luce mesi e mesi di rancore politico.
E il suo gesto e' stato forse preparato da tempo, visto che l'uomo originario del'Illinois viveva da almeno da sei settimane nell'area. Il tradizionale match di baseball organizzato da ben 108 anni dai gruppi parlamentari in Congresso comunque si fara', nonostante tutto. Del resto e' uno dei pochi eventi bipartisan che di questi tempi riuniscono insieme repubblicani e democratici. Ma il Secret Service ha consigliato al presidente Trump di non andare: "E' meglio per la sua sicurezza e per quella degli altri".