- CARACAS- Maduro ne ha per tutti: lo "stupido" padrone della Smartmatic che ha denunciato brogli nelle elezioni per l'Assemblea costituente, l'"immorale" presidente peruviano Kuczynski che "scodinzola quando lo chiama l'imperatore Trump", o i deputati oppositori, ai quali bisogna "togliere un'immunità parlamentare che è diventata garanzia di immunità".
"Io non sono un dittatore, ma a volte viene la voglia di convertirti in un dittatore, quando vedi questi speculatori figli di una buona donna!", ha esclamato Maduro, attaccando "la borghesia parassita" alla quale ha attribuito la colpa della profonda crisi economica in Venezuela.
In un incontro a Caracas con i delegati eletti alla Costituente domenica scorsa - che si istalleranno domani nella sede del Parlamento - l'erede di Hugo Chavez ha respinto le accuse di manipolazione dei risultati del voto lanciate da Antonio Mugica, l'amministratore della Smartmatic, assicurando che "nessuno potrà macchiare il processo elettorale" per la Costituente, checché ne dica "uno stupido" che è stato "spremuto fino al collo".
"Io dico che non sono stati otto milioni che sono andati a votare, Sono stati dieci, perché almeno due milioni volevano farlo ma non hanno potuto, a causa delle pallottole e delle barricate dei fascisti", ha aggiunto.
Maduro ha anche denunciato che l'"immorale" presidente peruviano, Pedro Pablo Kuczynski, ha convocato per sabato prossimo un vertice regionale a Lima per "lanciare un'offensiva economica, politica e militare" contro il suo governo "su ordine dell'imperatore Trump".