Il Senato polacco dominato dal partito conservatore Diritto e giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski, nonostante le proteste di opposizione, ha accolto nel voto la controversa legge con la quale si puo' condannare fino a tre anni di prigione coloro che attribuiscono alla nazione o lo stato polacco la corresponsabilita' per l'Olocausto oppure nega i crimini compiuti durante la guerra sui polacchi da parte degli nazionalisti ucraini. Nella votazione, avvenuta poco prima delle 2 di stanotte, favorevoli alla legge erano 57 senatori, 23 contrari e due astenuti.
Sulla legge sulla Shoah adottata dal Parlamento polacco "non farò alcun commento, ma posso aggiungere che non si deve negare la Storia. Se si conosce la Storia si sa che la responsabilità dei campi di sterminio è stata dei nazisti". Lo ha detto il primo vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans specificando anche, "da olandese", che "ogni Paese sotto l'occupazione nazista ha avuto molti eroi, ma anche collaboratori con i nazisti occupanti. Questa è la realtà che tutti dobbiamo affrontare".
L'espressione 'campi polacchi' riferita ai lager nazisti è una "spregevole diffamazione" che "danneggia il buon nome e gli interessi della Polonia" ma la legge approvata dal Parlamento polacco ha avuto l'effetto boomerang di "promuovere questa vile calunnia in tutto il mondo, efficacemente come nessuno ha mai fatto prima". E' quanto scrive in polacco l'ex premier di Varsavia Donald Tusk, nel suo account Twitter privato, distinto da quello ufficiale utilizzato nel suo ruolo attuale di presidente del Consiglio europeo.
Gli Stati Uniti, prima dell'approvazione al Senato polacco della controversa legge sulla Shoah, hanno chiesto alla Polonia di ripensarla. Lo ha detto la portavoce del dipartimento di Stato americano Neather Nauert, secondo la quale la legge potrebbe nuocere alla libertà di parola e alle relazioni strategiche. Una task force del Congresso statunitense per la lotta contro l'antisemitismo si è invece detta "allarmata" dalla legislazione e ha invitato il presidente polacco Andrzej Duda a porre il veto.
Forti reazioni si sono levate in Israele all'approvazione della legge. Il ministro israeliano Yoav Gallant l'ha definita "un caso di negazione della Shoah". "La memoria dei sei milioni di ebrei uccisi - ha detto su twitter, ripreso dai media - è più forte di qualsiasi legge. Proteggeremo la loro memoria e faremo nostra la lezione: la capacità di difenderci da noi stessi".
Per diventare operativa la legge deve essere ancora firmata dal capo di stato Andrzej Duda. Ieri un gruppo di senatori Usa della commissione contro l'antisemitismo gli ha rivolto un appello a non firmare la legge, mentre il Dipartimento di stato degli Usa ha invitato i parlamentari polacchi a fare un passo indietro per non peggiorare le relazioni fra gli Stati uniti e la Polonia.
Altre proteste giungono in Polonia da parte del Knesset d'Israele nonche' del ministero degli Esteri dell'Ucraina. Pis dopo la seduta di ieri sera ha deciso che oggi il governo di Varsavia del premier Mateusz Morawiecki rilasciera' una speciale dichiarazione sulla nuova legge.