La vicenda della presunte tangenti pagate nel corso di un decennio dal colosso svizzero Novartis a numerosi politici di primo piano in Grecia - tra loro gli ex premier Antonis Samaras e Panagiotos Pikrammenos, il Comissario europeo agli Affari Interni Dimitris Avrampoulos (ex ministro della Sanità) e l'attuale governatore della Banca di Grecia Yannis Stournaras - continua a scuotere la politica greca. Il premier Alexis Tsipras riunisce oggi il gruppo parlamentare di Syriza, con lo scandalo al primo posto nell'agenda. "Il nostro obiettivo è la verità e solo la verità", ha dichiarato il primo ministro. Tutte le persone coinvolte, menzionate al termine di un'indagine parlamentare nata da rivelazioni di fonti concordanti (tra cui tre testimoni protetti), negano ogni addebito. Novartis avrebbe pagato tangenti (le carte parlano di 50 milioni) per far aumentare i prezzi dei propri farmaci sul mercato ellenico e per farli acquistare dal servizio sanitario nazionale per gli ospedali pubblici.