Il bilancio delle vittime della repressione delle proteste in Venezuela nell'ultima settimana è salito a 35 morti. Lo ha detto Rafael Uzcategui, direttore di Provea, una Ong locale di difesa dei diritti umani. Allo stesso tempo, sempre nella settimana fra il 21 e il 27 gennaio, 850 cittadini venezuelani, fra i quali 77 minorenni fra i 13 e i 14 anni, sono stati "arrestati arbitrariamente e posti sotto custodia delle forz di sicurezza", secondo quanto ha detto oggi Alfredo Romero, direttore del Foro Penale, una associazione che assiste i prigionieri politici in Venezuela.
"Soffro" per quanto sta accadendo in Venezuela, "temo lo spargimento di sangue", "il problema della violenza mi terrorizza". Lo ha detto Papa Francesco sottolineando di appoggiare "tutto il popolo venezuelano" e chiedendo "una soluzione giusta e pacifica". E per questo - ha aggiunto durante il volo di ritorno da Panama - "chiedo di essere grandi a coloro che possono aiutare a risolvere il problema". "Devo essere un pastore. E se hanno bisogno di aiuto, che si mettano d'accordo e lo chiedano", ha esortato il Papa.
"Io appoggio tutto il popolo venezuelano, che sta soffrendo. Se mi mettessi a dire 'date retta a questi Paesi o a quegli altri', mi metterei in un ruolo che non conosco. Sarebbe una imprudenza pastorale da parte mia e farei danno. Le parole che ho detto le ho pensate e ripensate, ho espresso la mia vicinanza e quello che sento. Io soffro per tutto questo". Francesco lancia un appello: "Chiedo di essere grandi a coloro che possono aiutare a risolvere il problema". "Dopo tutto lo sforzo fatto in Colombia, quello che è accaduto nella scuola dei cadetti di polizia è spaventoso", ha detto ricordando l'attentato per cui si è pregato anche alla messa finale della Gmg, ieri a Panama.
E il leader dell'opposizione venezuelana autoproclamatosi presidente ad interim Juan Guaidò chiama la popolazione a due nuove mobilitazioni, e intervistato da Le Figaro, ringrazia Macron, Merkel e Sanchez per le loro dichiarazioni in suo sostegno.
Bruxelles: lo status quo non è sostenibile, ci aspettiamo un chiaro segnale dalle autorità del Venezuela.
Nel paese sudamericano intanto è emergenza sanitaria, con il tasso di mortalità infantile che schizza in alto ai livelli degli anni '90, con la ricomparsa di malattie una volta debellate come morbillo e difterite.