E' di due morti e oltre 60 feriti il bilancio di una notte di scontri tra manifestanti e polizia a Beirut e in altre regioni del Libano. Lo riferisce l'agenzia libanese Nna, precisando che i due morti sono di nazionalità siriana e che sono rimasti soffocati durante un incendio scoppiato in un negozio nel centro della capitale durante i disordini. A migliaia sono tornati in piazza ieri sera a Beirut e in altre città del paese dopo l'annuncio di nuove tasse decise dal governo.
La tassa sull'uso di Whatsapp e di altri mezzi di comunicazione via Internet è stata subito revocata dal governo, ma le proteste si sono allargate e sono proseguite per tutta la notte. I manifestanti sono scesi in strada scandendo lo slogan delle proteste arabe: "Il popolo vuole la caduta del regime". Sono state bloccate strade e ponti, i dimostranti hanno dato fuoco a cassonetti di immondizia e copertoni di auto. Solo all'alba le forze di sicurezza sono riuscite a disperdere i manifestanti nel centro di Beirut riaprendo quasi tutte le strade nella capitale, tra cui quella che collega la città all'aeroporto internazionale. Stamani le scuole, le università, le banche e le sedi istituzionali e governative del paese sono chiuse.