Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha incluso le attività religiose nella lista di "servizi essenziali" che non saranno sospesi a causa delle restrizioni imposte per lottare contro la diffusione del coronavirus, in un decreto in vigore da oggi Finora, i culti religiosi erano stati fortemente limitati dalle misure adottate dai governatori di diversi Stati brasiliani -anzitutto a San Paolo e Rio de Janeiro, dove si registra il maggior numero di casi di coronavirus- ma varie chiese evangeliche sono riuscite a frenare i divieti ricorrendo ai tribunali.
Ora, invece, il governo federale ha aggiunto le attività religiose alla lista dei servizi essenziali -insieme alla generazione di energia, la ricerca nei laboratori scientifici o la produzione di carburanti- anche se nel testo del decreto si specifica che dovranno svolgersi nel rispetto degli orientamenti fissati dal ministero della Sanità.