Il ministro dell'Interno venezuelano, Néstor Reverol, ha reso noto che sono sei i presunti "terroristi" arrestati per il fallito attentato realizzato sabato con "droni esplosivi" a Caracas contro il presidente Nicolás Maduro. Lo ha reso noto lo stesso ministro in un intervento alla tv statale. Reverol ha aggiunto che sono stati "identificati pienamente" gli "autori materiali e i mandanti" sia all'interno che all'esterno del Paese, e che non sono da escludere altri arresti nelle prossime ore. "Abbiamo finora sei 'terroristi' e sicari arrestati e vari veicoli sequestrati", ha precisato, aggiungendo che "sono state realizzate varie perquisizioni in hotel della capitale dove si sono potute raccogliere prove importantissime di rilevanza criminale, nonché filmati di presunti collaboratori con questo atto".
Reverol si è quindi rammaricato del fatto che sette uomini della Guardia nazionale bolivariana (Gnb) siano rimasti feriti nell'attacco, di cui tre sono ricoverati con prognosi riservata. Senza scendere in particolari, il ministro ha indicato che uno degli arrestati aveva un "ordine di cattura per collegamenti con l'assalto del forte militare Paramacay, nello Stato di Carabobo". E che un secondo era invece già stato arrestato nel 2014 per aver partecipato alle 'guarimbas' (barricate con blocco del traffico) e rimesso in libertà con un beneficio giudiziario.