Non si abbassa la tensione tra Iran e Stati Uniti nel giorno in cui una nuova ondata di folla si è radunata a Kerman per la sepoltura del generale Soleimani, la cui salma è arrivata nella cittadina dell'Iran sudoccidentale. Almeno 40 persone sono morte e altre 213 sono rimaste ferite nella calca durante la cerimonia di sepoltura del generale Qassem Soleimani a Kerman, la sua città natale in Iran. Lo riferiscono media locali.
Intanto, staccandosi dalla usuale tattica di nascondersi dietro le azioni degli alleati coltivati nella regione, la Guida suprema Ali Khamenei vuole che qualsiasi rappresaglia per l'uccisione del generale iraniano Qassam Soleimani da parte degli Usa sia un attacco diretto e proporzionato contro interessi americani, eseguito apertamente dalle forze iraniane. Lo scrive il New York Times citando tre fonti iraniane presenti ad un incontro del consiglio per la sicurezza nazionale dove Khameni ha dettato la linea.
"Annuncio che 13 scenari sono stati valutati nel Supremo consiglio di sicurezza nazionale per la vendetta dell'Iran dopo l'assassinio del generale Soleimani, e anche il più debole di questi sarà un incubo storico per gli Usa", ha detto il segretario del Consiglio, contrammiraglio Ali Shamkhani, citato da Farsnews.
"Prometto alla nazione eroica che la rappresaglia non avrà luogo in una sola operazione, perché sulla base delle dichiarazioni della nostra Guida tutte le forze di resistenza sono pronte a vendicare l'azione degli Stati Uniti", ha sottolineato Shamkhani.
Intanto il Parlamento iraniano ha designato tutte le forze armate degli Stati Uniti "terroristi" e ha stanziato circa 200 milioni di euro a sostegno delle forse Qods, di cui il generale ucciso, Qassen Soleimani era al comando. Il portavoce del parlamento Ali Larijani, citato da Farsnews, ha precisato che le risorse aggiuntive daranno messe a disposizione delle forze di sicurezza attive all'estero entro due mesi.
Venerdì si terrà a Bruxelles un vertice straordinario dei ministri degli Esteri dell'Ue per discutere della situazione.
Da parte sua, Ali Akbar Velayati - consigliere del leader iraniano Ali Khamenei - ha detto che "se gli Stati Uniti non ritirano le forze dalla regione, affronteranno un altro Vietnam". "Nonostante le vanterie dell'ignorante presidente degli Stati Uniti, l'Iran intraprenderà un'azione di ritorsione contro la stupida mossa degli americani che li farà pentire", ha sottolineato citato da Farsnews.
La figlia di Soleimani, durante la cerimonia funebre per suo padre all'università di Teheran, ha affermato che le famiglie dei soldati statunitensi di stanza in Medio Oriente "dovrebbero aspettarsi la morte dei loro figli".