L'abrogazione della legge ucraina che concede uno 'status speciale' per tre anni ad alcune zone del sud-est in parte in mano ai separatisti minaccia il processo di pace lanciato a settembre con gli accordi di Minsk. Lo sostengono le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Ieri il presidente ucraino Petro Poroshenko ha comunque promesso che verrà varata una nuova legge sull'autonomia e che quindi "l'abolizione" dell'attuale legge "non vuol dire l'abbandono degli accordi di Minsk".
Tre civili, tra cui due ragazzi, sono rimasti uccisi e quattro sono rimasti feriti nei bombardamenti d'artiglieria che si sono abbattuti nelle ultime 24 ore su Donetsk, roccaforte dei separatisti filorussi nel sud-est ucraino.