L'80,72 per cento degli oltre due milioni di catalani che hanno partecipato al referendum simbolico sull'indipendenza della Catalogna ha votato sì. Lo rende noto la vicepresidente della Generalitat, Joana Ortega parlando di quasi il 90% dei voti scrutinati.
La posizione dell'Ue. "Non è il ruolo della Commissione quello di esprimere un'opinione su questioni di organizzazione interna dei nostri Stati membri", così il portavoce dell'esecutivo Ue Margaritis Schinas ha risposto ad una domanda sul referendum in Catalogna.
Il presidente catalano Artur Mas spiegherà martedì quali sono i passi che il governo della Generalitat intende fare. Ma già oggi il coordinatore di CDC (Convergencia Democratica de Catalunya), Josep Rull, ha anticipato che l'obiettivo è "ottenere un mandato democratico definitivo" sull'indipendenza, per il quale ha indicato due strade che vanno "in parallelo": una, contenuta nella proposta di dialogo al premier Rajoy, è negoziare un referendum come quello della Scozia o del Qebec. Altrimenti, elezioni anticipate in chiave plebiscitaria, con una
lista unica dei partiti favorevoli all'indipendenza e un programma con un unico punto: il raggiungimento di uno stato catalano.