Renzi, immigrazione non è solo problema dell'Italia - Con il premier britannico David Cameron "abbiamo discusso di immigrazione, ci sono posizioni anche diverse sulle singole scelte da adottare, che prenderemo nel prossimo Consiglio europeo ma c'è la condivisione che questo problema non è un problema solo italiano". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Le modalità con le quali affronteremo questo tema - ha aggiunto poi Renzi parlando della discussione con Cameron sull'immigrazione - sono oggetto di discussione in queste ore partendo dalla prima necessità che è di risolvere il problema in Africa" e che l'Africa "non sia considerata un continente di serie b dalla comunità internazionale. E su questo c'è convergenza con Cameron".
Al termine dell'incontro con Matteo Renzi, a margine della visita al padiglione britannico di Expo, il premier David Cameron non accenna ad aperture sulle ripartizioni di 40mila richiedenti asilo su scala europea. L'inquilino del numero dieci di Downing Street ricorda l'impegno della Royal Navy nel Mediterraneo per le operazioni di soccorso e salvataggio, il programma di aiuti ai Paesi del Nord e del Corno d'Africa ed il contributo nella lotta ai trafficanti, anche col distaccamento di 007 in Sicilia. Ma la linea di Londra resta quella di fare pieno uso della clausola di esclusione di cui gode in materia di immigrazione. "Ci sono posizioni anche diverse sulle singole scelte da adottare al prossimo Consiglio europeo", dirà Renzi commentando l'incontro, evidenziando tuttavia che "c'è la condivisione che questo problema non è solo italiano".
I due sudanesi arrestati durante lo sgombero dei migranti dalla pineta alla frontiera di Ponte San Ludovico sono stati condannati in rito abbreviato dal tribunale di Imperia: accusati di resistenza a pubblico ufficiale, sono stati condannati a otto mesi di reclusione ciascuno e scarcerati. Avevano colpito con calci alcuni poliziotti. I due hanno potuto raggiungere i loro compagni alla stazione di Ventimiglia.
Intanto alcuni casi di scabbia si sono verificati tra i migranti presenti sulla scogliera a Ponte S.Ludovico, alla frontiera con la Francia. I migranti che hanno manifestato i sintomi sono stati convinti dalla Croce Rossa e dai mediatori culturali a lasciare la scogliera per recarsi alla stazione di Ventimiglia, dove possono essere visitati e medicati.
I cadaveri di due migranti sarebbero stati trovati lungo la ferrovia in territorio francese oltre Mentone. Lo si apprende da fonti francesi e italiane. Si è appreso successivamente che i cadaveri dei due migranti lungo la linea ferroviaria italo-francese, oltre Mentone, sono stati ritrovati in seguito ad una segnalazione due mesi fa, ma la notizia è trapelata solo oggi a Ventimiglia da fonti sia italiane che francesi, le quali in un primo momento non avevano specificato il periodo di ritrovamento.
"Vi invito tutti - ha detto il Papa a braccio nel suo appello per la Giornata dei rifugiati - a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca vita, una famiglia, che cerca di essere custodita".
Il Papa ha ricordato i tanti che cercano "rifugio lontano dalla loro terra" e "una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati la loro dignità", e ha incoraggiato "l'opera di quanti portano loro un aiuto" e auspicato che "la comunità internazionale agisca in maniera concorde e efficace per prevenire le cause delle migrazioni forzate".
"Quanti rifugiati ci sono in Vaticano?". "Il problema è che i rifugiati sono un quarto di quelli che arrivano, noi non abbiamo bisogno di essere perdonati". Così Matteo Salvini, su Radio Padania, ha commentato le parole di papa Francesco. "Sono curioso di vedere se a Torino incontrerà qualche sfrattato torinese", ha aggiunto Salvini.
E l'Ungheria annuncia un muro ai confini della Serbia anti-migranti: "Costruiremo un muro ai confini con la Serbia per tenere fuori i migranti", ha detto il ministro degli esteri ungherese Peter Szijjarto.
Intanto quinto giorno per gli oltre cento migranti che si trovano sulla scogliera di Ponte S.Ludovico, ad un passo dalla frontiera italo-francese ancora presidiata dalla Gendarmerie e dalla Police Nationale. La notte sembra essere passata tranquillamente, anche grazie ai ripari di fortuna, tende e ombrelli che hanno coperto i migranti dal freddo della notte. Secondo quanto appreso, sono aumentati i controlli della polizia italiana sui sentieri che da Ponte S.Luigi, dove si trova il posto di frontiera italo-francese, portano a Ponte S.Ludovico, per evitare che i clandestini riammessi dalla Francia in Italia possano arrivare alla scogliera.
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La polizia francese ha intensificato i controlli in frontiera alla stazione di Menton-Garlaven e alla barriera autostradale de La Turbie. Alla stazione di Garlaven vengono fermati tutti i treni provenienti dall'Italia ed eseguiti i controlli dei documenti. Tra ieri ed oggi sono stati fatti scendere alcuni immigrati che si trovano adesso nella stazione in attesa del respingimento. Secondo quanto appreso da fonti della polizia francese, sui binari che passano dalla zona di confine di Punte San Ludovico, già in territorio francese, è stato collocato un rilevatore acustico per impedire il passaggio a piedi lungo la strada ferrata.
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Un gruppo di migranti che da cinque giorni si trova sugli scogli di Ponte San Ludovico al confine con la Francia ha chiesto spontaneamente alla Croce Rossa di poter lasciare la scogliera e recarsi alla stazione di Ventimiglia.
Alcuni casi di scabbia si sono verificati tra i migranti presenti sulla scogliera a Ponte S.Ludovico, alla frontiera con la Francia. I migranti che hanno manifestato i sintomi sono stati convinti dalla Croce Rossa e dai mediatori culturali a lasciare la scogliera per recarsi alla stazione di Ventimiglia, dove possono essere visitati e medicati.
La Croce Rossa ha successivamente precisato che i 17 migranti sono stati inviati al posto medico mobile della stazione di Ventimiglia per eseguire accertamenti specifici per stabilire se i sintomi presentati tra ieri sera e questa mattina siano attribuibili alla scabbia.