Il governo turco "non prende sul serio" le dure prese di posizione di Vladimir Putin e quindi non risponderà ai commenti "insultanti e non diplomatici" del presidente russo con lo stesso tono. Lo ha detto il premier turco Ahmet Davutoglu aggiungendo che forse Putin "si ricorda dei suoi trascorsi nel Kgb, ma il Kgb è finito da tempo e la propaganda in stile sovietico appartiene alla storia"."Invece di rispondergli con lo stesso tono, sorrido", ha detto ancora.
Intanto la Turchia ha annunciato il ritiro delle truppe dall'Iraq dopo l'appello del presidente americano Barack Obama. Lo scrive Al Arabiya.
Le parole al vetriolo di Davutoglu verso Putin arrivano esattamente nel giorno in cui la Russia celebra i suoi servizi segreti, eredi del Kgb. E non mettono di certo fine alle scintille tra Mosca e Ankara: in un'intervista mandata in onda proprio oggi dalla tv di Stato russa, Putin si è infatti esibito in un ennesimo affondo contro la Turchia: "Nulla è eterno sotto il sole", ha dichiarato, riferendosi al governo di Recep Tayyip Erdogan. Russia e Turchia restano insomma ai ferri corti anche all'indomani dell'intesa per avviare un processo di pace in Siria. Anzi, è stato proprio ieri che la Nato ha dato il via libera all'invio di aerei radar, caccia e navi nel Mediterraneo orientale per incrementare la difesa della Turchia "in considerazione della situazione instabile della regione".
Dietro il braccio di ferro tra lo 'zar' e il 'sultano' ci sono le posizioni divergenti sul futuro di Damasco e l'abbattimento di un bombardiere russo da parte degli F-16 di Ankara sul confine turco-siriano: un episodio questo che secondo l'uomo forte di Mosca potrebbe essere dovuto alla volontà del governo turco di "leccare gli americani in un certo posto", magari in cambio del permesso di occupare parte dell'Iraq. "Non possiamo prendere seriamente" Putin perché "ogni cosa che dice è accolta nel mondo con sarcasmo", ha replicato il premier Davutoglu.