I negoziatori belgi hanno raggiunto un accordo sul Ceta. Lo si apprende dai media belgi. Una copia del documento firmato da fiamminghi e valloni è stata inviata all'Unione europea.
Il testo dell'accordo è stato trasmesso al presidente del Consiglio europeo, alla Commissione e al Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper). Il Ceta, l'accordo di libero scambio tra Ue e Canada, "è molto importante per le imprese e l'attività economica - ha detto il premier belga Charles Michel -. Un accordo che pesa 12 miliardi di euro. Ora l'ultima parola torna ai parlamenti belgi". Questi, sempre secondo i media, si riuniranno venerdì o al più tardi sabato mattina. Il risultato raggiunto, ha commentato il presidente della Vallonia, Paul Magnette, "è importante per i valloni e per tutto il mondo". Le pentole usate come tamburi, gli striscioni, gli slogan urlati al megafono: circa 300 persone sono scese in piazza a Bruxelles per protestare davanti ai palazzi delle istituzioni comunitarie contro il Ceta. Una manifestazione proprio nel giorno in cui è arrivata l'intesa tra i negoziatori belgi, che sembra avere sbloccato l'impasse in cui si era infilato il dossier. A organizzare la protesta è stata l'Alliance D19-20, un'associazione di cittadini, movimenti di agricoltori e sindacati. "Il primato delle nostre autorità pubbliche sarà messo da parte a favore dell'alta finanza - denuncia uno dei partecipanti alla manifestazione -. Le regole del mercato saranno dettate dai giocatori e non dall'arbitro".