La Francia pensa a una multa per le molestie di carattere "sessuale o sessista" in strada. Cinque mesi dopo essere stati incaricati dal governo di lavorare ad una possibile contravvenzione per "molestie di strada", cinque parlamentari di diverso colore politico - dal partito di maggioranza La République En Marche fino a La Nouvelle gauche e i centristi dell' Udi - hanno presentato un rapporto sul tema. "Permettere un cambiamento delle mentalità" e combattere quella sottile "zona grigia" tra corteggiamento e molestie: questo l'obiettivo del rapporto consegnato ai ministri Marlène Schiappa (Parità), Nicole Belloubet (Giustizia) e Gérard Collomb (Interni).
Tra le 23 raccomandazioni contenute nel testo, in particolare una multa dai 90 ai 350 euro per "ogni dichiarazione o comportamento o pressione di carattere sessista o sessuale" nello spazio pubblico che violi la dignità della persone a causa del carattere "degradante o umiliante", o che crei un "contesto intimidatorio, ostile o offensivo". Sulla delicata questione di dimostrare la flagranza di reato, il rapporto indica che gli agenti potranno, tra l'altro, consultare le telecamere di sorveglianza ma anche strumenti "innovativi di segnalazione dei fatti", come ad esempio un semplice video realizzato con lo smartphone. Uno dei relatori, Erwan Balanant, propone l'idea di "un'applicazione per segnalare e geolocalizzare le aggressioni" oltre che una vasta campagna di sensibilizzazione dei cittadini.
"L'istruzione è la chiave del problema", spiega Balanant, secondo cui la Francia ha un deficit in materia di istruzione sulla parità di genere". Proposto anche un attestato scolastico per la prevenzione delle violenze come anche la creazione di un osservatorio in ogni scuola superiore. L'obiettivo, appunto è contrastare le cosiddette "zone grigie" che includono, tra l'altro, "gesti inopportuni, fischi, sguardi insistenti commenti osceni", o seguire una persona in strada.
La multa anti-molestie potrebbe essere inclusa nel progetto di legge contro le violenze sessiste e sessuali che la ministra alla Parità, Marlene Schiappa, presenterà entro fine marzo in consiglio dei ministri per un voto in parlamento entro l'estate. Il testo prevede anche l'allungamento della prescrizione per crimini sessuali su minori da 20 a 30 anni e la definizione di una soglia minima di età per il consenso in una relazione sessuale con un adulto. Intanto, alla vigilia dei César, gli Oscar francesi, oltre cento personalità hanno firmato un appello sul quotidiano Le Monde per l'instaurazione di quote rosa nell'industria cinematografica.