Il ministro dell'Istruzione e portavoce del governo di Spagna, Inigo Mendez de Vigo, dichiara che una riforma del Codice penale spagnolo sul tema della violenza sessuale è una "priorità" del governo di Madrid, dopo la sentenza di Pamplona che ha condannato il branco di cinque uomini che stuprò una diciottenne per "abuso" sessuale e non per "violenza".
Mendez de Vigo, citato dai media spagnoli, ha dichiarato che il governo di Madrid "è sempre stato e sarà sempre dalla parte delle vittime", assicurando che "la lotta contro le violenze di genere è una priorità" e va realizzata "con il consenso di tutte le forze politiche". A proposito dell'ondata di indignazione che si è levata contro la sentenza della 'Manada', il portavoce ha detto che il governo "non commenta le sentenze", ma che pratica la "tolleranza zero" nei confronti della violenza di genere, ricordando che la sentenza in questione, comunque, "non è definitiva".
Intanto le associazioni dei magistrati di Spagna hanno respinto come "sproporzionata" la risposta di indignazione nei confronti della sentenza della 'Manada' sullo stupro di branco a Pamplona, una reazione giudicata "sprezzante e priva di rigore". In una nota l'Associazione dei pubblici ministeri (Asociacion de Fiscales, Af) scrive che "anche se non la si condivide, ogni sentenza merita rispetto, in quanto costituisce uno dei capisaldi dello Stato di diritto e della democrazia". L'Af si dice sostanzialmente d'accordo con le tre associazioni di giudici nel richiamare al "buon senso" contro quelli che vengono definiti "attacchi eccessivi".
L'Af ha anche "censurato" le dichiarazioni del ministro della Giustizia, Rafael Catalá, che si è detto intenzionato a riformare il Codice penale nella parte sulle violenze di genere.